Covid, Speranza a Brusaferro nel 2020: “Non dare notizie positive, così confermiamo restrizioni”

Continuano ad emergere le clamorose chat analizzate nel contesto dell'indagine sulla gestione della pandemia da Covid-19 da parte del governo

StrettoWeb

Francesco Borgonovo giornalista de La Verità, ha pubblicato oggi ulteriori chat agli atti dell’inchiesta di Bergamo che provano l’antiscientificità delle misure restrittive imposte agli italiani durante la pandemia. “La responsabilità – scrive Borgonovo – grava tutta sui politici, sugli scienziati e sugli esperti che prima si sono mostrati totalmente impreparati (e non avrebbero dovuto esserlo, perché la legge e le norme europee li obbligavano), poi hanno mentito per pararsi il sedere e dopo ancora hanno imposto misure restrittive spesso discriminatorie fingendo che fossero basate su evidenze scientifiche (e invece erano il frutto della loro totale insipienza)”.

In particolare viene riportat auna chat tra il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e il ministro Speranza del 6 aprile 2020. “Già l’idea che il super esperto membro del Cts e il ministro si sentano per concordare la linea è molto sgradevole, dato che dovrebbero muoversi in maniera indipendente, senza pressioni e influenze. Ma ancora più sconcertante è ciò che si dicono. Stanno iniziando a valutare l’idea di riaprire qualcosa, anche se il lockdown sarebbe finito soltanto un mese dopo. Il presidente dell’Iss invia a Speranza un documento che, a quanto si capisce, è tutto sommato ottimistico sull’andamento dell’epidemia“, scrive Borgonovo.

Le chat sul Covid

Brusaferro: “Ho appena finito tic con Inail e Merler. Riusciremo a fare un modello ancora più preciso sul tipo di attività industriale da aprire ed il suo possibile impatto. Non sarà pronta domani… perchè appena esplorata ma nei prox giorni. Ti tengo informato, domani sera dopo incontro con voi ti aggiorno. Pe rdomani presentiamo quello che già conosci“.
Speranza: “Domani tieniti sulle curve all’inizio. Poi vediamo domande. Due avvertimenti: 1) tutto quello che direte può finire fuori alla stampa. 2) se vogliamo mantenere misure restrittive conviene non dare troppe aspettative positive“.
Brusaferro: “Ok. Quindi niente modelli come quello che ti ho mandato. Ci raccordiamo domani. Buona notte“.
Il pomeriggio seguente, dopo l’incontro in cui Brusaferro si è attenuto alle indicazioni del ministro Speranza, i due si scrivono nuovamente su whatsapp. La conversazione riprende.

Speranza: “Ottimo. Tenete duro ora“.
Brusaferro: “Sufficiente?“.
Speranza: “Ottimo“.
Brusaferro: “Glielo diciamo? Che prevediamo sempre la chiusura?“.
Speranza: “Si. Chiaramente“.
Brusaferro: “Siamo stati tranchant!“.
Speranza: “Perfetto“.

E’ evidente come sia Speranza a dettare allo scienziato la linea da seguire, non il contrario come dovrebbe essere e come hanno sempre garantito. Non solo. Dalle carte dell’inchiesta di Bergamo emerge come il governo Conte intendesse incutere timore nella popolazione per imporre restrizioni senza reali fondamenti scientifici.

Le mascherine

Speranza: “Su mascherine fai chiarezza. Idea che basti fazzoletto piegato da valutare con cautela“.
Brusaferro: “Spero di aver chiarito. Stiamo lavorando con INAIL per documento. Di fatto non ci sono standard specifici“.
Speranza: “Si va anche detto che uso massivo di mascherine non è garanzia di stop contagio. Non vorrei passi messaggio sbagliato“.
Brusaferro: “Si l’idea era di fare una riflessione strutturata sulle mascherine in comunità. Si sta lavorando con l’INAIL… La questione è discussa a livello scientifico e le evidenze forti non sono. Ciononostante possono presentare una barriera per la trasmissione delle droplets“.

Anche in questo caso il copione si ripete: Speranza diceva a Brusaferro cosa doveva fare e non viceversa. Inoltre, il ministro e l’esperto erano consapevoli delle scarse e controverse evidenze scientifiche sull’utilità delle mascherine. Nonostante questo, però, quattro giorni le resero obbligatorie per tutti e per ben due anni consecutive, persino all’aperto e in luoghi isolati. Come potremmo definire tutto questo? Semplice: violazione delle libertà individuali e dei diritti dei cittadini.

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