La veggente messinese e la Madonna che parla e piange, ma per Gisella arriva la condanna

La storia della messinese Gisella Cardia, ex imprenditrice che ha cambiato completamente vita da quando la madonnina che custodisce in casa avrebbe cominciato a versare lacrime di sangue

StrettoWeb

E’ originaria di Patti, a Messina, ma vive da anni a Trevignano Romano, diventato luogo di culto grazie a lei. Sì, lei, Gisella Cardia, ex imprenditrice di 53 anni balzata agli onori della cronaca nazionale per i suoi dialoghi con la Madonna, la Madonna di Trevignano. La sua, si legge su Repubblica, è la storia di una veggente che 5 anni fa avrebbe visto la madonnina che custodisce in casa versare lacrime di sangue; da quell’episodio, il tre di ogni mese Gisella parla con la Vergine Maria e raccoglie folle di fedeli in preghiera nel luogo in cui è posta la statua, un’area di campagna di proprietà della donna tutelata dall’ente parco di Bracciano e Martignano.

Gisella, che in realtà si chiama Maria Giuseppa Scarpulla, prima faceva l’imprenditrice, ma da quell’episodio ha cambiato totalmente vita, dedicandosi alla fede e alla preghiera. La sua storia, però, non convince appieno tutti. Monsignor Marco Salvi, il vescovo di Civita Castellana a cui appartiene il paese che si affaccia sul lago di Bracciano, ha annunciato all’Adnkronos che sarà istituita una commissione diocesana per una “indagine previa” sulle lacrime della Madonna di Trevignano.

Ma c’è chi la difende, come un gruppo di fedeli che qualche giorno fa è stato intervistato a Pomeriggio 5. “Conosco Gisella dal 2017 e non solo ho visto lacrimare la madonnina ma ho assistito anche alle trasudazioni delle statue a casa di Gisella, mentre Gisella non c’era”, ha affermato una donna. “In queste occasioni ho visto Gisella inerme sul letto, gelida: non dava segni di vita”, spiega ancora. “Le stimmate? Tutti noi le abbiamo viste, le abbiamo viste formarsi, sanguinare e profumare di rose. Ma abbiamo visto anche i segni della corona di spine. Ferite che si sono rimarginate velocemente in modo inspiegabile”.

Intanto, sempre nei giorni scorsi, la donna è stata condannata a due anni di reclusione per bancarotta fraudolenta, con pena sospesa. Nel mirino degli inquirenti la sua ex carriera da imprenditrice. E ora pende su di lui anche questa commissione d’inchiesta. Con la furia dei residenti della zona: “il traffico è diventato soffocante, i turisti scappano”.

Condividi