Borsa: l’Europa torna a scendere, Milano la peggiore

Le Borse europee proseguono in calo alla vigilia della riunione della Bce

StrettoWeb

Netto peggioramento delle Borse europee alla vigilia della riunione della Bce. In Europa maglia nera per Milano (-1,4%). In calo anche Parigi e Madrid (-0,9%), Londra (-0,7%), Francoforte (-0,5%). I principali listini sono appesantiti dall’energia (-2%), con il prezzo del petrolio in netto rialzo. Il Wti si attesta a 72,12 dollari al barile (+1,1%) e il Brent a 78,29 dollari (+1%). In calo anche le banche (-1,5%), con Societe Generale (-3,4%), Bnp Paribas (-3,3%), Ing (-2,5%) e Credit Agricole (-2,2%). Seduta negativa anche per le auto (-0,8%) e il comparto tecnologico (-0,6%). In rialzo le utility (+0,2%), con il prezzo del gas in rialzo. Ad Amsterdam le quotazioni salgono dello 0,8% a 44,5 euro al megawattora. Positive le Tlc (+0,3%).

La situazione in Francia

“L’inflazione in Francia ha raggiunto il 6,3% a febbraio su base annua, spinta dall’impennata dei prezzi dei prodotti alimentari, che sono diventati il principale motore dei prezzi al consumo rispetto all’energia”. Lo rende noto l’Insee diffondendo la stima finale rivista leggermente al rialzo. Su base mensile l’inflazione sale al +1,1% dallo 0,4% precedente e contro +0,9% previsto. “L’aumento dell’inflazione è dovuto all’accelerazione dei prezzi dei prodotti alimentari, che sono aumentati del 14,8% su un anno, cosi’ come dei servizi e dei manufatti, mentre i prezzi dell’energia hanno subito un rallentamento (14,1%)”, ha dichiarato l’istituto nazionale di statistica.

La situazione in Svezia

L’inflazione in Svezia è salita al 12% a febbraio, nonostante il rapido aumento dei tassi da parte della banca centrale per combattere l’impennata dei prezzi. A fronte di un forte calo del valore della sua moneta, la corona, il Paese nordico ha ora uno dei tassi di inflazione più alti dell’Unione Europea. L’aumento dell’inflazione è trainato dai prezzi dei generi alimentari, a un livello che non si vedeva dagli anni ’50, secondo l’ufficio nazionale di statistica Scb.

La situazione in Polonia

I prezzi al consumo in Polonia sono aumentati del 18,4% a febbraio sull’anno, il tasso più alto dal dicembre 1996, dopo il 16,6% di gennaio e dicembre. Lo rende noto l’Ufficio nazionale di statistica.. Su base mensile i prezzi al consumo sono aumentati dell’1,2%, dopo il 2,5% di gennaio e lo 0,1% di dicembre.

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