L’ombra della ‘ndrangheta sul porfido in Trentino: il processo

Due imputati del processo Perfido hanno chiesto il patteggiamento, mentre uno andrà al dibattimento davanti al Tribunale in composizione collegiale

StrettoWeb

Ieri, davanti alla Corte d’assise di Trento, si è aperto il dibattito sul filone principale del processo scaturito dall’indagine “Perfido“, sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel settore del porfido in Trentino. La Corte, presieduta dal giudice Carlo Busato, ha rigettato la richiesta degli avvocati difensori di svolgere l’udienza a porte chiuse e ha ammesso la richiesta di costituzione di parte civile, unicamente sui sui reati di nuova contestazione, della presidenza del Consiglio dei ministri e di Arci del Trentino.

Degli undici imputati, in otto hanno chiesto il rito abbreviato, condizionato all’audizione di una trentina di testimoni. Due imputati hanno chiesto il patteggiamento (da definire con la Procura), mentre uno andrà al dibattimento davanti al Tribunale in composizione collegiale. Le prossime udienze per l’audizione dei testimoni sono fissate per fine marzo.

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