Terremoto Turchia: dichiarata morta nel sisma, la mamma riabbraccia la figlia dopo 54 giorni

La piccola di 3 mesi e mezzo, salvata dopo 158 ore sotto le macerie, ha ritrovato la mamma, precedentemente dichiarata morta nel sisma

StrettoWeb

La storia che segue è quella di un miracolo: in mezzo alla morte, alla distruzione e alle vite spezzate dal sisma in Turchia, ci sono racconti che hanno il sapore del lieto fine e che donano, nonostante tutto, un briciolo di speranza. Gizem, la bimba di tre mesi e mezzo tirata fuori dalle macerie dopo 158 ore sta bene e, dopo 54 giorni da orfana, è riuscita finalmente a riabbracciare la madre. Una madre, Yasemin, che era stata dichiarata morte nel terremoto del 6 febbraio scorso ma che, nel frattempo, era stata trasportata ad Adana, una delle città più popolose dello stato turco, insieme ad altri sopravvissuti. Yasemin ha vissuto nel dolore per quasi due mesi: oltre alle ferite lasciate dalla sua casa, crollatale addosso come castelli di carte, non aveva più una famiglia. Il marito ed i 3 figli erano infatti stati dichiarati morti.

Ma quella bimba coraggiosa, quella creatura che era sopravvissuta alla tragedia e a cui era stato dato il nome di Gizem (mistero, in italiano) era in realtà sua figlia, Vetin Begdas. La buona notizia arriva direttamente da Ankara: qualcuno riferisce a Yasemin che una bimba è stata salvata e che, probabilmente, è sua figlia. Rivederla diventa una speranza, ma a dare la conferma è il test del DNA: la madre ha ritrovato un pezzo della sua famiglia, Vetin è la sua bambina e potrà finalmente riabbracciarla. Così la piccola viene trasportata in aereo ad Adana e, dopo 54 lunghissimi giorni, ieri è ritornata tra le braccia della sua mamma. Le immagini dell’incontro, diffuse dal ministro della Famiglia turco Derya Yanik, hanno fatto il giro del web ed hanno commosso il mondo intero. I miracoli esistono, e quando accadono sono ancora più belli.

 

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