Quando l’età non conta: Maurizio e la sua laurea in Arte a 88 anni

Maurizio Gorla ha discusso il 4 aprile una tesi in Arte, acquisendo il titolo di Dottore Magistrale. "Un progetto che avevo in animo da tempo", ha commentato

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“Non si finisce mai di imparare”. Mai frase fu più vera, soprattutto se legata alla storia di Maurizio Gorla, di 88 anni, che ha discusso la sua tesi di laurea martedì 4 aprile diventando Dottore Magistrale in Arte. Una storia bellissima, quella di Maurizio, che ci fa capire il bisogno di trovare un perfetto equilibrio nella vita, tra il lavoro e le passioni. Il neodottore, classe 1934, ha sempre lavorato come agente assicurativo a peschiera del Garda, senza però mai abbandonare la passione per l’arte che, come lui stesso ricorda, “me lo ha trasmesso mio padre, una persona semplice, ma un grande osservatore della bellezza che ci circonda”.

Maurizio va in pensione, dopo una soddisfacente carriera nel ramo assicurativo, ma continua a chiudere ancora contratti di lavoro. Solo quando le mansioni cominciano a diminuire, decide che è arrivato il momento di prendere quella laurea tanto agognata, “un progetto – dice – che avevo in animo da tempo”. La prima laurea, quella triennale, arriva a marzo 2020 in piena pandemia, all’Università di Verona, con una discussione online in Lettere, curriculum storico. Ma Maurizio, è un “capatosta”, come si direbbe dalle mie parti: “quello che comincio, lo voglio finire”.

Si iscrive quindi alla laurea magistrale in Arte, e alla discussione di ieri, si presenta con un libretto universitario di tutto rispetto: esami con volti altissimi, nei tempi prestabiliti, che gli varranno un bel 110/110. Maurizio discute una tesi dal titolo “Lo spazio scenico in Italia tra il Rinascimento e il Barocco” dimostrando, ai professori in aula e a tutti noi lettori, che bisogna perseguire un obiettivo senza se e senza ma perché, come Maurizio ci ricorda, “quando c’è passione, c’è volontà”.

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