Fratelli d’Italia: carcere per gli eco-attivisti che imbrattano i beni culturali, arriva il decreto

Il ddl porta la firma del senatore Marco Lisei e propone multe salatissime e detenzione fino a 3 anni per coloro che deturpano i beni tutelati. Gli attivisti rispondono: "non ci fate paura"

StrettoWeb

Controlli serrati e pene più severe per gli attivisti climatici di “Ultima Generazione”, l’associazione di protesta non violenta contro il collasso ecoclimatico. A richiederli è il senatore di Fratelli d’Italia Marco Lisei, con la firma della proposta di legge che prevede una pena fino a 3 anni per chi sporca edifici pubblici, di culto o sottoposti a tutela, come i beni culturali, anche con vernici lavabili che non recano alcun danno all’opera”. La bozza, al momento composta da un solo articolo, mira a contrastare le manifestazioni a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi, dalla zuppa di verdure lanciata contro il quadro di Van Gogh a Palazzo Bonaparte, alla vernice arancione che ha imbrattato la facciata di Palazzo Vecchio a Firenze. L’ultimo episodio, risalente al 1 aprile scorso, ha interessato invece la “Barcaccia” a Roma, dove gli affiliati di “Ultima Generazione” hanno versato del liquido nero nella vasca.

Un gesto da condannare, secondo Fratelli d’Italia, tanto da arrivare alla modulazione del decreto che, se approvato, agirà su due fronti diversi: da un lato, multe salatissime e detenzione, dall’altro invece, un’ordinanza restrittiva ai detrattori della – forse futura – legge. Quest’ultimi infatti, dovranno rispettare l’obbligo di distanza di almeno 10 metri dagli edifici tutelati e appartenenti ai beni culturali. La risposta di “Ultima Generazione” non è tardata ad arrivare: “il ddl di Fratelli d’Italia – rimarca il portavoce Simone Ficicchianon ci ferma e non ci spaventa. Siamo pronti a qualsiasi rischio legale e anche ad andare in carcere”.

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