Il termovalorizzatore della discordia: se il Pd comincia così…

"Il termovalorizzatore di Roma è una scelta che era già stata presa dall'amministrazione di Roma", ha precisato Elly Schlein, andando contro la volontà di Roberto Gualtieri

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Succede che per un termovalorizzatore, vitale per Roma, si rischia di vedere il Pd fare la stessa fine del Terzo Polo. E non è per profetizzare sciagure o lanciare anatemi, ma è perché parlano i fatti. E parlano le diverse vedute all’interno del Partito Democratico su temi vitali. M5S e Avs hanno presentato alla Camera due ordini del giorno al dl Pnrr contro la realizzazione del Termovalorizzatore a Roma.

I testi verranno votati domani dall’Assemblea. Il testo di Avs (Odg numero 9, primo firmatario Filiberto Zaratti) impegna il Governo “ad escludere dai poteri del Commissario straordinario del Governo di cui all’articolo 1, comma 421, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, quella di autorizzare nuovi impianti di incenerimento nel territorio di Roma Capitale, nel rispetto del Pacchetto Economia Circolare dell’Unione europea e del Piano regionale dei rifiuti del Lazio“.

Il testo del M5S (Odg numero 4, primo firmatario il capogruppo Francesco Silvestri) impegna il Governo “ad adottare adeguate iniziative di carattere normativo e amministrativo volte a promuovere la gestione sostenibile dei rifiuti escludendo la realizzazione di nuovi impianti di incenerimento e coincenerimento o che utilizzino rifiuti come combustibile, compresi i procedimenti autorizzativi di progetti di impianti non conclusi con il rilascio dell’autorizzazione, e favorendo la dismissione progressiva degli impianti esistenti“.

Schlein Vs Gualtieri: termovalorizzatore sì o no?

Il Pd, sul tema, sembra essere alquanto diviso. Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, insieme a tutta la sua corrente più moderata del partito, è sempre stato fortemente favorevole al termovalorizzatore. Se non altro perché un amministratore conosce bene la realtà del proprio comune, e i rifiuti sono un problema di fondamentale importanza. Non solo per Roma.

Dall’altra parte della barricata, il leader del Pd a livello nazionale, Elly Schlein, ha già dichiarato oggi che voterà contro il termovalorizzatore. E’ una situazione che appare insostenibile. “Il termovalorizzatore di Roma è una scelta che era già stata presa dall’amministrazione di Roma. E’ accaduto prima delle primarie e di questa nuova segretaria. Non era oggetto del nostro programma delle primarie“, si è affrettata a precisare Schlein.

Non ho ancora visto i testi” degli odg di M5S e Avs contro il termovalorizzatore di Roma “ma immagino che voteremo contro” ha spiegato. “Ma questo non vuol dire che non continueremo il dialogo sui temi con le altre opposizioni”, ha provato a giustificarsi il segretario del Pd. Ma la spaccatura grossa ed evidente resta: cosa faranno nel Pd, visto che c’è chi vuole il termovalorizzatore e chi no? E visto, soprattutto, che a pensarla in maniera diametralmente opposta non sono due pincopallini qualsiasi, ma il segretario nazionale e il sindaco della capitale.
Noi andiamo a preparare i popcorn, perché se cominciano così ne vedremo delle belle.

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