Turismo, Tropea rappresenterà la Calabria al tavolo della Farnesina

Il Principato di Tropea sarà presente al tavolo della Farnesina come rappresentante della Calabria nel terzo settore. Il sindaco Macrì: "promotori, in Calabria e nel mondo, del patrimonio identitario ereditato"

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Attrarre visitatori e valorizzare il patrimonio culturale, artistico ed enogastronomico dei piccoli borghi d’Italia. Investire su appropriate strategie di comunicazione finalizzate a promuovere un’offerta turistica che coniughi alla proposta di beni e servizi del terzo settore (alloggi, eno-gastronomia, visite guidate) la conoscenza della storia familiare e della cultura d’origine degli italiani residenti all’estero e degli italo-discendenti che sono stimati in un bacino di utenza che sfiora gli 80 milioni di persone. “Il Principato di Tropea – dichiara il Sindaco Giovanni Macrìè onorato di poter contribuire al rafforzamento di quegli obiettivi sottesi al progetto nazionale rientrante nei fondi del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR), denominato Il Turismo delle Radici – Una Strategia Integrata per la ripresa del settore del Turismo nell’Italia post Covid-19, dal vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani“.

“Lo faremo – continua – nel solco di un impegno istituzionale che sin dal nostro insediamento ci vede convintamente promotori, in Calabria e nel mondo, del valore sociale, culturale, turistico ed economico del patrimonio identitario ereditato; ed interpretando – aggiunge – questa missione che sentiamo nostra, nella consapevolezza dell’ulteriore ruolo di prestigio nazionale riconosciuto alla nostra destinazione turistico-esperienziale nella giornata di ieri (venerdì 28 aprile): rappresentare la Calabria al tavolo permanente istituito ad hoc presso la Farnesina con i referenti delle altre 20 regioni italiane“.

A rappresentare la Città e l’Amministrazione Comunale c’era il Presidente del Consiglio Comunale Francesco Monteleone che aveva già presenziato, lo scorso febbraio, sempre al Ministero degli Esteri, alla presentazione del progetto in preparazione delle iniziative del 2024, dichiarato Anno delle radici italiane e che coinvolge anche i ministeri del Turismo, della Cultura, dell’Istruzione e del Merito e dell’Università e della Ricerca. – “Nel corso dell’incontro – fa sapere il Presidente Monteleone che sottolinea l’importanza del ruolo di coordinatrice dei comuni calabresi riconosciuto a Tropea – il Ministro Tajani è ritornato più volte sul valore strategico dell’identità, dei piccoli borghi e dei giacimenti enogastronomici territoriali come strada maestra su cui sviluppare tutte le attività ed i progetti collegati al turismo del ritorno e delle radici e che potranno essere finanziati – anticipa Monteleone – attraverso un avviso ad hoc che sarà ufficializzato nel prossimo mese di maggio e rispetto al quale sono già 93 i comuni calabresi che hanno manifestato interesse“.

Il Progetto, del valore complessivo di Euro 20 milioni, inserito nel Pnrr, propone l’adozione di iniziative nel Settore del Turismo rivolte alla vasta platea di italiani e oriundi italiani nel mondo, contribuendo in tal modo al suo rilancio dopo la pandemia. Le iniziative che il MAECI intende promuovere con tale Progetto, ispirate all’Ecosostenibilità e alla Digitalizzazione, puntano a valorizzare i piccoli Borghi e le zone rurali d’Italia attraverso dinamiche di Sviluppo sostenibile, che coinvolgano la ristrutturazione e il recupero di abitazioni e infrastrutture in disuso e favoriscano i fornitori di servizi e prodotti locali.

Gli Italo-discendenti nel mondo – è stato più volte spiegato dalla stessa Farnesina – rappresentano un segmento turistico dalle enormi potenzialità. Generano un Turismo sostenibile e una domanda internazionale che utilizza le infrastrutture tutto l’anno. “Vogliamo – aggiunge il Sindaco, rilanciando il messaggio già espresso dal Ministro Tajani lo scorso febbraio – che tanti Italiani che vivono all’estero o sono Italo-discendenti possano tornare a scoprire dove vivevano i loro nonni. Perché si tratta di un messaggio di italianità ma anche un messaggio di crescita turisticarispetto al quale – conclude MacriTropea e la Calabria vogliono, possono e devono giocare da protagonisti“.

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