“Ospedali e stazioni piantonate da più forze dell’ordine”: le misure antiviolenza del governo

Più espulsioni di stranieri, identificazione facciale e più presenza di forze dell'ordine nelle stazioni e negli ospedali: queste le misure del governo dopo gli episodi di violenza nel paese

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Rendere le città più sicure grazie attraverso una maggiore presenza di forze dell’ordine. Aumento del numero di espulsioni di stranieri e identificazione facciale. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, vuole “continuare ad aumentare la presenza delle forze di polizia nei luoghi ad alta frequentazione: soprattutto le stazioni, ma anche ospedali e aree commerciali“. Intervistato dal Qn, Piantedosi precisa di avere “già incontrato i sindaci di tutte le città metropolitane per rafforzare i controlli nelle stazioni e non solo“, con “iniziative che hanno già prodotto visibili risultati“.

Secondo Piantedosi è necessario, però, tenere conto del fatto che “se si guarda al dato statistico relativo alle condizioni di sicurezza delle nostre città, siamo messi molto meglio della maggior parte delle analoghe realtà europee e nordamericane“.

Oltre alle azioni di polizia, poi, per il Ministro dell’Interno “occorre agire per combattere il degrado e la crescente emarginazione sociale, che finiscono per alimentare fenomeni criminali e insicurezza“. Il titolare del Viminale, citando i crimini commessi da stranieri, sottolinea la “opportunità di incrementare i rimpatri e le espulsioni, necessariamente potenziando i Cpr“. “I provvedimenti relativi ai rimpatri e alle espulsioni – spiega – sono strettamente legati alla capienza e alla funzionalità dei Cpr“.

Piantedosi ha commentato poi il terribile stupro avvenuto nell’ascensore della stazione di Milano. Si tratta di “un fatto gravissimo e sconvolgente“, ha sottolineato. Secondo il ministro, “la videosorveglianza è uno strumento fondamentale” e “la sua progressiva estensione è obiettivo condiviso con tutti i sindaci“. Ma “il diritto alla sicurezza va bilanciato con il diritto alla privacy“. “Proprio in questi giorni – dichiara – abbiamo avviato specifiche interlocuzioni con il Garante per trovare una soluzione condivisa“.

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