Carlo III, nuovo Re d’Inghilterra, e la sorte dei suoi omonimi

Carlo I e Carlo II, omonimi dell'attuale re d'Inghilterra, sono morti entrambi prima del compimento dei 50 anni: uno dei due, decapitato, è oggi Santo

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Il nuovo Re d’Inghilterra è Carlo III. Il figlio della Regina Elisabetta è incoronato oggi, come i suoi predecessori, nell’abbazia di Westminster. Una cerimonia articolata, antica, solenne, che si svolge sotto gli occhi incantati del mondo intero. La famiglia reale britannica è una delle più antiche al mondo e nel corso della storia, prima dell’attuale Re, sono stati altri due i sovrani che hanno portato il nome Carlo. Uno dei due, morto decapitato, è oggi venerato come Santo.

Carlo I Stuart

Carlo I Stuart, morto a soli 49 anni, è stato re d’Inghilterra, Scozia, Irlanda e Francia dal 27 marzo 1625 fino alla sua morte. Il sovrano perse la vita il 30 gennaio 1649. Decapitato. Il re era sostenitore del diritto divino dei re, proprio come il padre Giacomo I e la nonna paterna Maria Stuarda. Il suo regno vide dunque fin da subito una sua dura lotta di potere contro il Parlamento inglese. Quest’ultimo, infatti, si opponeva alle sue aspirazioni assolutistiche. Il re voleva sopprimere l’utilizzo della Magna Carta e voleva riscuotere le tasse senza l’assenso parlamentare.

Ma il re riuscì a farsi odiare dal popolo e dall’alta società anche per altro. La Chiesa anglicana stava vivendo un periodo di riforma, che lui osteggiò, mettendosi contro sudditi inglesi e scozzesi. Venne accusato di essere vicino al cattolicesimo romano e si sospettava che volesse restaurarlo. Carlo sposò infatti la principessa cattolica Enrichetta Maria di Francia. Inoltre ebbe come stretto collaboratore William Laud, che nominò arcivescovo di Canterbury ed esponente della corrente anglicana più filocattolica.

Quando a causa degli scontri politici e religiosi scoppiò la guerra civile le forze del Parlamento si accanirono contro Carlo I. Il sovrano venne osteggiato anche dai puritani, a causa delle sue idee filo-cattoliche. Venne catturato, processato e condannato. Il re venne giustiziato tramite decapitazione con l’accusa di alto tradimento. La monarchia venne abolita e venne instaurata la repubblica. Questa ebbe però vita breve: morto il principale leader della rivoluzione, Oliver Cromwell, Carlo II, figlio di Carlo I, restaurò la monarchia.

Oggi Carlo I è venerato come santo dalla Chiesa anglicana, che lo ricorda il 30 gennaio.

Carlo II Stuart

Carlo II Stuart regnò dal 30 gennaio 1649 (de iure) o dal 29 maggio 1660 (de facto), fino al 6 febbraio 1685. I pareri discordanti sulla data di inizio regno sono dovuti al fatto che, secondo i realisti, divenne re il 30 gennaio del 1649, dopo la morte padre. Di fatto, però, il parlamento non proclamò Carlo re. La proclamazione come Re di Scozia avvenne il 5 febbraio 1649, ad Edimburgo. Carlo II fu poi incoronato a Scone il 1º gennaio 1651. Dopo la battaglia di Worcester del 3 settembre 1651, il sovrano dovette lasciare l’Inghilterra e si rifugiò per nove anni in Francia, nelle Repubblica delle Province Unite e nei Paesi Bassi del Sud.

Solo nel 1659 il sovrano tornò in patria per governare da re. Fu così che il 25 maggio 1660 sbarcò sul suolo inglese e il 29 di quello stesso mese entrò trionfalmente a Londra. Quel giorno compiva 30 anni. Venne incoronato re d’Inghilterra, Scozia e Irlanda nell’abbazia di Westminster, il 23 aprile 1661. Carlo II rivoluzionò la monarchia: nel 1679 abolì il parlamento e governò da sovrano assoluto.

Merry Monarch

A Re Carlo II venne attribuito il soprannome di Merry Monarch, ovvero monarca allegro. La sua corte, infatti, si è sempre contraddistinta per la giovialità e per l’allegria. Carlo ebbe anche una vita piuttosto dissoluta, ma non ripudiò mai la moglie, Caterina di Braganza, sebbene fosse sterile. Il re ebbe comunque dodici figli illegittimi con varie amanti.

Il 2 febbraio 1685 Carlo II venne colpito da ictus. Morì quattro giorni più tardi nel palazzo di Whitehall. Aveva solo di 54 anni. Appena prima di morire Carlo si convertì al cattolicesimo romano.

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