Salvini sul PNRR, opere pubbliche e presidenzialismo: “il governo deve durare 5 anni”

Salvini: "l'errore da evitare è litigare all'interno della maggioranza, il governo deve durare 5 anni. I soldi del Pnrr devono essere spesi bene"

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Il vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini (Lega), è intervenuto nella trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi su Radio Cusano Campus.

Riguardo alla sua attività.Uno che fa il Ministro delle opere pubbliche, è chiaro che i cantieri li deve girare -ha affermato Salvini-. E’ giusto stare in Parlamento, a Palazzo Chigi, al Ministero, ma le opere pubbliche le devi toccare, valutare e sentire. Io trovo tanta gente che ha voglia, che ha ritrovato speranza, seppur tra mille difficoltà. Trovo tanti imprenditori che sono ripartiti grazie al Pnrr e trovo anche tante giovani che stanno rientrando in Italia dall’estero, sperando che i prossimi siano gli anni del rilancio. Mi piace sperare e pensare che anche grazie a questi primi 6 mesi del nuovo governo sia stato dato un segnale. Il nuovo codice degli appalti permetterà di perdere molto meno tempo con la burocrazia e permetterà ai sindaci di realizzare opere più velocemente. Il fatto che in questo inizio di 2023 l’Italia sia il Paese stia crescendo di più in Europa e che la disoccupazione stia cominciando a scendere un po’ di speranza la dà. Penso che gli italiani attendano risposte certe e siano disposti a scommettere sul Paese”.

Gli errori da evitare. “L’unico errore da evitare è quello di litigare all’interno della maggioranza. Abbiamo bisogno di un governo che duri 5 anni e un’attività parlamentare che duri per 5 anni”.

Sui fondi del Pnrr. “Sono per la maggior parte soldi a prestito che poi gli italiani dovranno restituire, quindi l’importante è spenderli bene. L’importante è che siano progetti che aiutino la crescita del Paese. Io ho 40 miliardi al Ministero delle Infrastrutture, il mio obiettivo è di spenderli al 99% perché la perfezione non è di questa terra. Se ci sarà qualche progetto che andrà oltre il 2026, per l’aumento dei costi, per problemi tecnici, è chiaro che quello lo devi fermare e rivalutare. Però io penso che i soldi verranno spesi quasi tutti se non tutti, ma soprattutto saranno spesi bene”.

Sul presidenzialismo.Stiamo lavorando perché il Paese sia stabile, oggi si comincia una giusta operazione di ascolto perché le riforme delle Costituzione non possono avvenire a colpi di maggioranza, l’importante è che al tavolo si sieda gente che abbia voglia di confrontarsi. Se non ci sarà questa volontà mi sembra ragionevole andare avanti comunque, così come per l’autonomia per cui tutte le Regioni italiane si sono espresse a favore tranne 4 Regioni governate dal centrosinistra per motivi ideologici. Se il centrosinistra dirà no a tutto, poi gli italiani si aspettano un governo che decida”.

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