Bufera sul prof. anti-Scopelliti: ha violato le norme per contestarlo, il caso arriverà al Ministero

Scopelliti presenta il suo libro a Soverato, ma è bufera per l'intervento - e per le modalità precedenti - di un Professore: la ricostruzione

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Continua il viaggio per l’Italia di Giuseppe Scopelliti, con l’obiettivo di presentare il suo libro, “Io sono libero”, e far conoscere la sua storia. Il titolo stesso denota già da sé la volontà dell’ex Sindaco e Governatore, e cioè quella di lanciare un messaggio importante a chi vive situazioni analoghe o a chi è costretto a reinventarsi dopo aver subito una batosta giudiziaria. Non c’è, come da lui stesso più volte rimarcato, alcuno scopo elettorale nel suo tour tra le regioni italiane. Tradotto: nessun ritorno in politica.

C’è però da registrare un episodio particolare, accaduto in occasione dell’ultima presentazione, nell’Istituto Alberghiero di Soverato. L’Assessore Comunale Caterina Gatto ha portato i saluti del Sindaco Daniele Vacca all’evento introdotto dal Dirigente scolastico Renato Daniele, e l’intervento di Scopelliti è stato molto apprezzato da tutti i presenti, tranne che da un Professore di un’altra scuola, il Liceo Scientifico, Roberto Romeo. Quest’ultimo, prendendo la parola per una domanda, si è lasciato andare ad una sorta di comizio dicendosi stizzito della presenza dell’ex Governatore, per via del suo passato. Non si è fatta attendere, poi, la risposta di Scopelliti, particolarmente elegante e di stile. Romeo, però, aveva portato con sè anche una sua classe dall’altra scuola, senza alcuna autorizzazione.

Al netto di un clima disteso e tranquillo, dopo l’intervento del docente la bufera è esplosa. Il Professore, infatti, nei giorni precedenti alla presentazione aveva “preparato” i suoi alunni, come da lui stesso raccontato su Facebook, “preparandoli adeguatamente e ricostruendo il nostro romanzo criminale” riferito all’ex Governatore. E, soprattutto, ha portato i suoi alunni – in buona parte minorenni – all’evento, uscendo da una scuola ed entrando in un’altra, senza alcuna autorizzazione né dei genitori né dell’Istituto. Non poteva farlo, secondo la Legge.

La scuola stessa ha, sin da subito, preso le distanze ed evidenziato la contrarietà rispetto a quanto accaduto. E adesso non è escluso che il caso finisca alle autorità competenti, dall’Ufficio Scolastico Regionale al Ministero dell’Istruzione.

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