E’ stato proposto recentemente dal capogruppo di Forza Italia Federico Milia di allungare l’orario musicale nei lidi del lungomare fino alle 03.45. E’ quanto scrive in una nota il Consigliere Comunale. “La tenacia non è mai troppa dicevano gli antichi, ho deciso quindi di sottoscrivere un’altra richiesta di modifica dell’Ordinanza Sindacale n. 34 del 2\8\22 che ad oggi prevede la chiusura della musica, dal 15 giugno al 30 settembre, nei locali serali all’1:30 ed alle 2:00 negli stabilimenti balneari. Proporrò di allungare gli orari delle emissioni sonore, per tutti i locali serali e gli stabilimenti balneari fino alle 3:45, durante il periodo che va dal 15 giugno al 30 settembre, cosi da poter permetter a tutti gli imprenditori reggini di poter programmare una stagione di eventi che possa essere all’altezza di ogni altra Città turistica d’Italia”.
Ebbene sembra di capire che il turismo in una città, sia fatto solamente di musica da discoteca, lidi e alcol. Turismo che costringe tutti coloro che vivono, non solo nella zona del centro storico e del lungomare, ma anche ben più sopra, a essere schiavi della musica ad altissimo volume per tutta la notte, tutte le notti, dal 15 giugno al 30 settembre, fino alle 03.45, e poi magari la mattina alzarsi e andare a lavorare. Senza mezze misure, senza riuscire a trovare una soluzione che pensi a tutta la cittadinanza. Solo turismo di massa, e musica da discoteca. Più che turismo sembra una punizione. Almeno per i residenti del centro.
E’ proprio questo il problema: nessuno vuole negare la socialità, la musica e il turismo dei Lidi. E’ normale che chi vive nel centro, in qualsiasi città, deve convivere con la “movida” che anima appunto il centro di ogni città. Ma ci sono limiti di legge, di buon senso e di civiltà che non possono trasformare questo in una degenerazione. Tutti i giorni fino alle 03.45 del mattino è appunto una degenerazione, a danno dei residenti. Limitiamo le notti di baldoria ad un orario più consono, magari a mezzanotte – non si chiede moltissimo – almeno nei giorni infrasettimanali?
E in ogni caso da alcuni interventi scatenati sui social da questo dibattito, sembra di capire che il turismo sia stato ridotto a questo. Si è quindi dimenticato che in una città si possano organizzare tante altre iniziative ugualmente coinvolgenti, fatte di socialità, arte, cultura, musica, il famoso cinema dall’aperto, amato da tutti e ormai scomparso. Attività turistiche ad orari che quantomeno rispettino una parte della cittadinanza, che non sono solo anziani o zombie. L’offerta turistica può essere tanto altro, per valorizzare la nostra bellissima città non c’è bisogno di musica “a palla” fino alle 4 di mattina.