“Un solo imprenditore che ha denunciato in più di 15 anni di storia della Dda di Milano è un record negativo che Milano si porta dietro”. Lo dichiara il sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, Alessandra Cerreti. “E questo – afferma a margine delle commemorazioni per il 31° anniversario della strage di Capaci – la dice lunga sullo stato di consapevolezza e di contiguità sulla mafia ed in particolare sulla ‘ndrangheta, che sul territorio milanese ma anche su quello nazionale è quella più potente“. In Lombardia e a Milano sono presenti tutte le principali organizzazioni criminali.
Dato che diventa ancora più negativo “rispetto a territori tipicamente infiltrati come la Calabria e la Sicilia dove è paradossalmente più facile ottenere una denuncia da parte degli imprenditori“. Cerreti evidenzia però “quello positivo, recentemente verificatosi, di un coraggioso giovane imprenditore che non solo non si è piegato alla ‘ndrangheta che gli imponeva affari ma ha denunciato e per questo ancora subisce intimidazioni molto gravi“. Per Cerreti, quindi, “tanto si è fatto ma tanto ancora dobbiamo fare, partendo da Milano” a maggior ragione perché “in Lombardia la criminalità economica va a braccetto con la mafia“. “Dobbiamo evitare il pericolo sempre presente, strisciante di sottovalutazione, che si annida talvolta anche nei palazzi della giustizia. A Milano – ha concluso – questo pericolo è ancora altissimo“.