Elezioni Taormina, perchè De Luca festeggia con il suo “avversario” De Leo? Una trovata geniale per sfondare il 60%

Taormina: che strategia ha adottato Cateno De Luca? Ecco tutte le spiegazioni

StrettoWeb

Mario Bolognari, l’ex sindaco di Taormina, in un’intervista su StrettoWeb, affermava stizzito: “De Leo è un candidato fantoccio collegato ad una lista fasulla di candidati che fanno votare per De Luca. Un artificio vergognoso che rende l’idea di cosa io pensi dei due deputati regionali sbarcati a Taormina per farmi la guerra. E mi piacerebbe sapere perché hanno deciso di fare così, ma prima o poi lo scoprirò”. Ma che strategia ha adottato Cateno De Luca? Semplice. Due liste con due candidati a sindaco, come previsto per legge, anche se uno dei due, il deputato regionale Alessandro De Leo, concorreva solo formalmente con i candidati in lista, sfruttando la norma del voto disgiunto (presente in Sicilia anche nei comuni sotto i 15 mila abitanti), che facevano campagna elettorale per il leader di Sud chiama Nord.

Da notare che, la lista “Tao – Una marcia in più”, si è attestata oltre il 9%, mentre il candidato sindaco ha raggiunto appena l’1,97%. Questi numeri spiegano in maniera inequivocabile quanto successo nelle urne nonchè l’abbraccio caloroso tra i due “avversari”.

Una strategia geniale, nel rispetto delle norme, che tanto ha dato fastidio ai detrattori dell’ex primo cittadino di Messina e che gli ha consentito di raggiungere oltre il 60% dei consensi (altrimenti avrebbe comunque vinto con il 51%).

 

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