Sospetto attentato al Cedir, il bersaglio erano i magistrati: il caso passa all’Antimafia

E' passata alla Dda di Reggio Calabria l'indagine sulle 57 cartucce calibro 9 trovate al Cedir: i bersagli potevano essere i magistrati

StrettoWeb

Potrebbe trattarsi di una minaccia o di un fallito attentato di matrice mafiosa al Cedir. È così passata alla Dda di Reggio Calabria l’indagine sulle 57 cartucce calibro 9 trovate nei pressi degli uffici giudiziari reggini. Secondo quanto si è appreso, infatti, in seguito ai primi accertamenti eseguiti dalla Squadra mobile, il procuratore Giovanni Bombardieri ha deciso di trasmettere il fascicolo alla Dda affidandolo al sostituto Matteo Campagnaro.

Gli inquirenti stanno ora visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona del Cedir per cercare di capire chi ha lasciato le munizioni vicino alla Procura e al Tribunale di Reggio Calabria. In base a quanto trapelato, per come è stato confezionato, è escluso che sia stato abbandonato per caso. Sembrerebbe invece un messaggio indirizzato ai magistrati reggini. Intanto il prefetto Massimo Mariani ha convocato per domani mattina un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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