Mense scolastiche, il comune di Reggio aggiusta il tiro: “ci sono criticità ma nessun rischio per la salute”

In Commissione di Controllo e Garanzia a Reggio Calabria si è affrontato questa mattina il tema delle mense scolastiche

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Questa mattina a Palazzo San Giorgio la Commissione di Controllo e Garanzia è stata convocata sul caso mense scolastiche. Il punto all’ordine del giorno era: “Audizione Dir. G. Daniela Roschetti – controllo Atti Amministrativi servizio mensa scolastica“. Ad aprire la seduta è stato il presidente della commissione, Massimo Ripepi. “L’incontro si è reso necessario in seguito alle segnalazioni sul servizio mensa nelle scuole reggine – ha spiegato Ripepi –. Ho chiesto alla dirigente Gerolama Daniela Roschetti di portare tutto il carteggio. Io ho già fatto l’accesso agli atti, ma vorrei che tutti i commissari vedessero la documentazione“.

Ripepi, che ha visualizzato documentazione e materiale fotografico con tutte le segnalazioni ricevute dal comune in merito alla criticità del servizio mensa, parla di “tante segnalazioni di piatti con capelli, peli, macchie scure. C’erano anche foto con ceste contenenti cibo, e topi lì vicino“, spiega il consigliere. Quella delle mense scolastiche “è una questione delicatissima e prioritaria“, ha chiosato Ripepi.

Le criticità delle mense scolastiche reggine

In sintesi – spiega il presidente della commissione dopo aver visionato le segnalazioni sul servizio mensa – non vi sono cose nuove rispetto a quanto già noto, eccetto foto di ceste con ciboimmortalate “fuori dalla scuola, con dei topi vicino”. Si è parlato anche di insetti e vermi nei contorni serviti. E’ un bene che “per la prima volta siano state emesse sanzioni – prosegue Ripepi -. Ma serve chiarire perché si è valutato” di non togliere il servizio mense scolastiche alla ditta visto che non c’era una seconda ditta a cui affidarlo.

Innanzitutto vorrei “tranquillizzare gli animi e scusarmi se con la relazione troppo particolareggiata ho creato allarmismo – ha precisato la dirigente Roschetti –. Ci tenevo a precisare che non c’è nessun rischio concreto per la salute dei bambini. Perché i pasti vengono consegnati nei plessi scolastici e vengono sottoposti a controlli ed attenzioni prima di essere serviti ai bambini. Ci sono dispensatrici e docenti, oltre che i referenti dei plessi scolastici, che svolgono un servizio di vigilanza e monitoraggio tra comune e chi opera sul posto. I pasti vengono dunque sottoposti a verifica capillare” nelle mense scolastiche.

Segnalazioni irrisorie su 150 mila pasti annui

L’anno scolastico è finito e non ci sono stati casi in cui la salute dei bambini sia stata messa in pericolo – ha precisato Roschetti -. Il fatto che non vi fosse una seconda ditta e sono uno degli elementi di una valutazione complessiva” che ha portato il comune a non togliere il servizio all’attuale azienda. A Reggio Calabria sono stati somministrati “150 mila pasti in un anno scolastico, per una media di oltre 1000 pasti al giorno, su circa 60 plessi scolastici“. L’incidenza dei reclami sulle mense scolastiche non è quindi alta, sebbene per quelle segnalazioni siano state applicate penali.

Non solo. “La ditta effettua autocontrolli periodici sulle derrate alimentari – precisa ancora la dirigente – che ci trasmettono puntualmente. Abbiamo poi un ulteriore sistema di monitoraggio, con un questionario di gradimento, che ci ha permesso di avere feedback positivi da molti plessi scolastici“.

Resta da capire cosa accadrà il prossimo anno. Bando nuovo ditta nuova? O assisteremo ad una replica dell’anno scolastico appena conclusosi?

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