Giulia Tramontano, la sorella Chiara e il messaggio straziante sui social: “una famiglia distrutta”

Giulia Tramontano sarebbe stata uccisa con due fendenti e poi nascosta in un'intercapedine. Gli inquirenti non escludono la premeditazione nell'omicidio. Intanto Chiara, la sorella, ringrazia tutti per "aver dato speranza"

StrettoWeb

Il triste epilogo di Giulia Tramontano ci ha lasciato tutti a bocca aperta: la 27enne residente a Senago, al settimo mese di gravidanza, è stata ritrovata morta in un’intercapedine, uccisa da due fendenti dal fidanzato Alessandro Impagnatiello che ha tentato anche di bruciare il cadavere della ragazza per ben due volte con acqua e alcol. Giulia, scomparsa dallo scorso sabato, avrebbe scoperto della relazione parallela che Alessandro intratteneva con una collega statunitense, probabilmente anche lei incinta ma che avrebbe scelto di interrompere la gravidanza.

Secondo le prime indagini, le due si sarebbero incontrate prima della sparizione della Tramontano, cercata disperatamente dall’intera famiglia sui social e sulle emittenti televisive nazionali. Il ritrovamento del corpo di Giulia però, ha interrotto gli appelli disperati e spazzato via la speranza della famiglia. Alessandro è ora accusato di omicidio volontario aggravato, interruzione non consensuale della gravidanza e occultamento di cadavere. Gli inquirenti non escludono la pista della premeditazione: sembrerebbe infatti che il barman, dopo essersi sbarazzato di Giulia, abbia scritto all’altra compagna asserendo che “il figlio non è mio, lei se ne è andata, sono libero adesso”.

Intanto la famiglia della povera piccola donna, agente immobiliare a Senago, ringrazia per il sostegno di questi giorni, per l’aiuto nelle ricerche, anche solo con una condivisione o passaparola. E lascia una foto di Giulia con la famiglia sulle sue storie Instagram, un momento di felicità immortalato in un click e che nessuno, almeno questo, potrà portare via. “Grazie. Grazie di averci dato la speranza di trovarla. Grazie di averci creduto ed aiutato. Grazie dal profondo del cuore di una famiglia distrutta, di fratelli che non hanno avuto la possibilità di cullare il proprio nipote. Di genitori che sono stati privati del diritto di essere tali. La nostra famigli sarà sempre unita come in questa foto” scrive Chiara.

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