Il tapis roulant di Reggio a Striscia la Notizia e la promessa di Brunetti

La puntata di Striscia sul tapis roulant girata ad inizio maggio aveva suscitato clamore in città: quali saranno ora le reazioni alla messa in onda?

StrettoWeb

Vado in collina a godermi il panorama“, dice Capitan Ventosa ironicamente accingendosi a salire sul tapis roulant di Reggio Calabria. Peccato però che sia sbarrato. Fuori uso e chiuso da anni. “Per salire nella zona alta” della città “nel 2009 – spiega l’inviato di Striscia la Notizia – sono stati inaugurati questi bellissimi e comodissimi tapis roulant. Sì, peccato che non funzionino. O meglio, funzionano a singhiozzo. In totale sono sei blocchi e se va bene ne funziona uno o in rari casi due“.

Capitan Ventosa, fermando i passanti, prova a chiedere da quanto tempo non funziona il tapis roulant. Quasi nessuno ricorda. Qualcuno ironicamente dice “da mille anni“. Ma la verità è che non ha mai funzionato interamente, quindi dal 2009.

L’inviato di Striscia, in conclusione del servizio, chiede lumi direttamente al sindaco f.f. Paolo Brunetti. “E’ fermo da tanto tempo – spiega l’attuale primo cittadino succeduto a Falcomatà – perché nel corso degli anni non è mai stata prevista un’opera di riqualificazione del tapis roulant. Sono strutture che prevedono interventi continui negli anni. Oggi finalmente abbiamo le risorse per poterlo rimettere in funzione. Sono già stati consegnati i lavori, circa 355 mila euro. I tempi previsti sono di sei mesi, ma pensiamo di concludere prima“, promette Brunetti.

Alla fine Capitan Ventosa invita ironicamente (ma non troppo) Brunetti a “stimarsi e incoraggiarsi“. Il sindaco f.f. mette in scena un simpatico siparietto che farebbe quasi sorridere, se non fosse che parliamo di una città abbandonata a sé stessa da troppo tempo. Speriamo che la ribalta nazionale di una situazione di degrado che doveva essere affrontata da tempo sia la spinta giusta. Un’importante struttura come il tapis roulant, fondamentale per residenti e turisti, non può continuare a restare opera morta.

Con buona pace di coloro che, quando Capitan Ventosa venne a registrare la puntata, si indignarono dicendo che “i panni sporchi si lavano in famiglia“. Un’affermazione di una tristezza infinita. La quale però ben si colloca nell’atmosfera di becero provincialismo (soprattutto amministrativo) dalla quale la città è ammantata, e soffocata, ormai da troppo tempo.

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