Bimba morta in auto, parla il padre: “ero convinto di averla lasciata all’asilo”

Parla il padre della bimba lasciata da sola in auto e morta dopo qualche ora a Roma: l'uomo è accusato di abbandono di minori

StrettoWeb

E’ stato interrogato oggi davanti agli inquirenti l’uomo che ieri ha lasciato la propria figlia di 14 mesi in auto, provocandone la morte. “Non so cosa sia accaduto, ero convinto di avere lasciato mia figlia all’asilo”, ha detto il carabiniere 45enne, indagato per abbandono di minori. Sulla bimba, rimasta nel sedile posteriore dell’auto in zona Cecchignola a Roma, è prevista l’autopsia

Bimba dimenticata in auto a Roma: la ricostruzione

Secondo le prime ricostruzioni, ieri mattina il papà della bambina – un carabiniere in servizio presso lo Stato Maggiore della Difesa – avrebbe dovuto accompagnare la figlia all’asilo nido, mentre la mamma avrebbe dovuto poi riprenderla nel pomeriggio. La donna, però, al suo arrivo si è sentita riferire dalle maestre che la piccola non è mai arrivata. La stessa, poi, ha accusato un malore quando ha visto la macchina del marito con la figlia dentro, ricostruendo tristemente la vicenda. Un militare di passaggio ha poi tentato di salvarla, rompendo il vetro per provare a rianimarla, ma non c’è stato nulla da fare sin da subito.

Tutti i casi di bambini dimenticati e morti in auto

Uno degli ultimi casi in Italia risale al 2019, quando a Catania il papà di un bimbo di due anni ha lasciato il figlio in auto per cinque ore sotto il sole. Anche in quel caso, il genitore stava accompagnando il piccolo all’asilo nido. Il papà si è ricordato del figlioletto lasciato in auto solo quando la moglie lo ha chiamato allarmata, dopo essere andata al nido per prelevare il bimbo. L’uomo si è precipitato nel parcheggio trovando il piccolo esanime, lo ha portato subito nel pronto soccorso del Policlinico, ma i medici anche in quel caso non poterono più fare nulla per rianimarlo.

Secondo i dati degli esperti, la “Sindrome del bambino dimenticato” ha causato, dal 1998 ad oggi in Italia, la morte di 11 bambini. Il primo caso, per un tragico scherzo del destino, venne registrato proprio a Catania. La ‘distrazione’ di un tecnico della Sgs Thompson provocò la morte del figlio di appena 20 mesi lasciato in auto per sette ore sotto il sole, con una temperatura di 40 gradi. L’uomo, anche lui un ingegnere, era uscito con la sua Punto per accompagnare all’asilo il figlio, rannicchiato nel suo seggiolino e dimenticato in auto nel parcheggio della multinazionale. Il padre del bimbo nel 2000 fu condannato a un anno di reclusione, pena sospesa, per omicidio colposo.

Il decreto sull’obbligo dei seggiolini antiabbandono in auto

Nel 2019 il Parlamento approvò il decreto sull’obbligo dei seggiolini antiabbandono in auto, provvisti cioè di un allarme acustico per ricordarsi della presenza del bimbo in auto. Un provvedimento, la cui prima firmataria era Giorgia Meloni, che è entrato in vigore il 7 novembre 2019 e che prevedeva l’obbligatorietà per i bambini al di sotto dei quattro anni. I dispositivi, oltre agli allarmi visivi e sonori, possono essere anche collegati agli smartphone dei genitori attraverso apposite app.

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