Brescia, l’omologa alla Reggina è andata di traverso: la nota stampa è la sua ennesima sconfitta

L'omologa alla Reggina toglie al Brescia ogni speranza, già minima, di ripescaggio. Ma il club lombardo "si riserva ogni opportuna azione a propria tutela"

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Il Brescia ha perso ancora, l’ennesima partita. Ha perso spesso, quest’anno. Nel girone di ritorno, soprattutto, cambiando tanti allenatori. Ha perso in campo, fino all’ultimo, fino al playout. Ha perso anche, e soprattutto, fuori, con gli episodi vergognosi e deprecabili del post gara col Cosenza (ed è stato graziato). E ha perso oggi, dopo l’omologa del piano di ristrutturazione del debito ottenuto dalla Reggina dopo l’ok del Tribunale.

Eppure non demorde. “Brescia Calcio, preso atto della sentenza di omologazione emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, si riserva ogni opportuna azione a propria tutela”. Così in una nota, il Brescia Calcio. Guidato da Cellino. Quel Cellino che voleva il ripescaggio ma che è stato criticato dai suoi stessi tifosi (“datti al giardinaggio”, gli hanno detto). Ha perso, il Brescia. Ed è retrocesso in Serie C. Con merito. La sua opposizione, come precisato dalla sentenza del Tribunale, è inammissibile. Se ne dovrà fare una ragione. Perché sì, ok fare i propri interessi, ma arrivare a questo punto è davvero grottesco. E toglie le energie a chi invece potrebbe già pensare a costruire l’organico per vincere magari il prossimo campionato di C.

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