Bruno Vespa svela Berlusconi: dalla fede al dito solo per Marta al foglio dietro la porta del bagno

Bruno Vespa racconta il lato umano di Berlusconi, da quando gli contestò il trucco e il rapporto con le donne, alla forte amicizia con Putin

StrettoWeb

Perché non ti mostri in tv senza trucco e con i tuoi capelli? Al naturale stai benissimo“. Lo disse Bruno Vespa a Silvio Berlusconi, in virtù della grande confidenza, amicizia trentennale e fiducia reciproca che c’era tra i due. E lui, per tutta risposta, “Sorrise, ma non raccolse“. E oggi il giornalista ricorda al Corriere della Sera gli ultimi incontri con il leader di Forza Italia. “Nell’ottobre 2021 e 2022 ad Arcore eravamo in tre a tavola. Marta Fascina è stata sempre silenziosa, tranne poche parole oggettivamente di buon senso. Berlusconi le era molto legato. Mi ha colpito che portasse la fede al dito, perché prima non gliel’avevo mai vista“.

E sul rapporto di Berlusconi con Putin, dice: “era un’amicizia veramente molto forte, ad Arcore mi portò a vedere il famoso letto che Putin gli aveva regalato“. Il Cavalieri confessò a Vespa che Putin “voleva solo sostituire Zelensky con persone perbene“. “L’amicizia per Putin era così forte da portarlo a dire cose al di là del ragionevole. Poi si è corretto, ha capito che era una posizione insostenibile. Putin lo aveva deluso”.

Poi una curiosità: teneva appeso il contratto con gli italiani dietro la porta del bagno. “Quando me lo fece vedere pensai lo avesse messo per me. Invece lo aveva mostrato anche a Renzi, che lo ha confermato lunedì a Porta a Porta. Ho invitato anche D’Alema e con mia piacevole sorpresa è venuto per questo tributo finale, nonostante le divisioni“, dichiara ancora Vespa.

Il Paese era diviso“, sulla figura di Berlusconi, ma per il conduttore di Porta a Porta, “nonostante tutto” è “stato più amato che odiato. Ho visto scene di adorazione impressionanti, come per nessun altro leader”. Vespa rimanda poi al mittente le accuse di essere stato schierato e morbido con Berlusconi: “Aspetto che qualcuno mi dica qual è la domanda che non gli ho fatto. L’11 maggio 1994, nella sua prima intervista da premier, gli chiesi come pensasse di risolvere il conflitto di interessi. Anche sulle donne c’è stato sempre un grande contrasto tra noi“. Su Ruby e le ‘cene eleganti’, ad esempio, “diceva che quella era la sua vita privata e io, sia in tv che nei libri, obiettavo che la vita privata di un premier ha dei limiti“.

Sull’accanimento giudiziario, infine, Bruno Vespa ricorda come Berlusconi abbia “avuto una sola condanna, anche molto discussa. Non c’è stato al mondo un leader che in 30 anni abbia avuto sempre almeno un processo. Qualche problema c’è, soprattutto da parte delle Procure“.

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