Il Renaissance World Tour di Beyoncé, che porterà negli stadi internazionali per tutta l’estate i successi del settimo album della regina del pop, si è aperto lo scorso 10 maggio proprio nella capitale svedese. Stoccolma è stata presa d’assalto da decine di migliaia di fan che non volevano perdersi la prima tappa dello show organizzato a distanza di cinque anni dall’ultimo (On The Run II insieme al marito Jay Z). Molti spettatori hanno viaggiato da oltreoceano per assistere agli spettacoli, approfittando della “debolezza” della valuta svedese e dei prezzi più bassi dei biglietti. Le stime parlano di 46mila spettatori solo ai due concerti di Stoccolma che hanno registrato il tutto esaurito: alcuni fan sono addirittura stati costretti a rimanere fuori dalla capitale a causa del riempimento degli alberghi.
Secondo le stime, Queen B è “responsabile” di un aumento dei prezzi di 0.2 punti percentuali. Nonostante si preveda un abbassamento dell’inflazione a giugno, una volta passato il così detto effetto-Beyoncé, il timore svedese è che possa ripresentarsi il problema con il concerto di Bruce Springsteen alla fine del mese a Goteborg, che potrebbe avere un impatto simile all’attesissima performance dell’artista. Il 2023 è senza dubbio l’anno del ritorno della regina indiscussa del pop, dopo il lancio dell’album Renaissance e la partenza per il tour mondiale. La popstar, non sbaglia un colpo e a questo giro ritorna con un album ricco di sfumature del passato, ma senza creare quell’effetto nostalgia che decisamente è in eccessiva tendenza negli ultimi 10 anni.
Beyoncé, più di tanti altri artisti, sa sempre innovare e regalare al mondo e alla scena una piccola lezione di stile. In Renaissance mantiene le sue peculiarità e la sua originalità senza mai perdere le sue straordinarie capacità vocali e senza mettere da parte la sua presenza scenica. Per questo, che sia vero o meno l’analisi dei banchieri svedesi, ogni suo concerto è sold out: uno show di Beyoncé è sempre uno spettacolo unico.