Migranti: l’Italia ha agito sempre nel rispetto delle norme internazionali

Wanda Ferro commenta il rigetto del Tar al ricorso della ong Msf sull'indicazione dei porti di Ancona e La Spezia

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Questa sentenza dà ragione su tutta la linea al ministero dell’Interno sulla corretta applicazione del principio del porto sicuro. È una decisione storica“. Così in un’intervista a Il Giornale, Wanda Ferro, sottosegretaria all’Interno e deputata di Fdi. Ferro commenta il rigetto del Tar al ricorso della ong Msf sull’indicazione dei porti di Ancona e La Spezia. “È una pietra miliare, che dimostra come l’Italia abbia agito sempre nel rispetto delle norme internazionali, assicurando i soccorsi in mare con le proprie unità militari e fissando regole per le imbarcazioni private che pretendevano di svolgere le proprie attività in autonomia rispetto alle autorità dello Stato. Noi abbiamo ribadito invece la necessità di un coordinamento e di un tempestivo scambio di informazioni tra navi delle ong e autorità competenti, per non diminuire la capacità dello Stato di area Sar di dirigere e portare a termine l’operazione di salvataggio, proprio nell’interesse della sicurezza dei migranti. Per mesi le ong e i loro megafoni politici e mediatici hanno gettato fango sul governo italiano, che invece, attesta il Tar, ha agito in piena conformità al diritto internazionale“.

Wanda Ferro spiega come i giudici abbiano ribadito “che la missione di soccorso non si ferma all’approdo in porto, ma deve tenere conto di uno scenario più complesso che riguarda strutture di accoglienza, assistenza sanitaria, questioni legate all’ordine pubblico e alla sicurezza degli operatori, degli stessi migranti e delle comunità locali. È una competenza del Viminale, che coordina gli interventi attraverso le prefetture. Quando indichiamo un porto come sicuro dobbiamo tenere conto anche della capacità di accoglienza dei territori“.

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