Senz’acqua dalle 21 fino al mattino e rifiuti sotto al balcone di casa: benvenuti a Reggio Calabria!

Una lettrice di StrettoWeb ci ha inviato una riflessione che decidiamo di pubblicare, se non altro nella (vana) speranza che ci si svegli dal torpore che ormai da anni ci fa accettare una situazione insostenibile

StrettoWeb

Rifiuti e acqua. Tanti, i primi, poca la seconda. Questa è la fotografia di Reggio Calabria oggi. In merito riceviamo e pubblichiamo una lettera firmata da una nostra lettrice, mamma, che ha deciso di non far passare più sotto silenzio i troppi disservizi con i quali convive ogni cittadino reggino. Abituati a subirli passivamente, forse, ci siamo quasi assuefatti e, troppo spesso, non ce ne rendiamo nemmeno più conto.

Ho scelto di “ritornare” a Reggio Calabria dopo un decennio passato in una piccola cittadina della provincia di Milano… ho scelto scientemente di sacrificare la mia carriera lavorativa per ricominciare da zero nella mia terra. Difficile ma non impossibile. Ad onor del vero, non ho mai vissuto a Reggio prima di adesso. Sono cresciuta in provincia e ho studiato nelle scuole “in Paese”. Ho avuto la fortuna di giocare nella piazzetta del paesino e vivere in una piccola, ma curata realtà.

Il passaggio alla grande città mi era sembrato (sei anni fa) una scelta giusta per poter offrire maggiori opportunità scolastiche ed extra scolastiche ai miei figli. Ma non è tutto oro quel che luccica. Con il tempo mi sto rendendo conto che manca tanto a questo paesone per essere una città.

Questa mattina (ieri, 27 giugno, ndr), ad esempio, sveglia alla buon ora per sbrigare tutte quelle faccende che nelle ore più calde risultano impossibili. Ore 5,30… siamo ancora senza acqua. Si, ancora, perché manca dalle 21 di ieri sera.

Mi chiedo se da cittadina ho l’obbligo di legge di avere sul mio già piccolo balcone una cisterna e relativa autoclave. Chissà se il comune si fa carico di questo servizio, dato che siamo in piena estate e l’acqua sarebbe un bene primario. Le tasse le pago, sempre. O forse la mancanza di acqua mi autorizza a non pagare la fattura arrivata non più tardi di 15gg fa?

Non potendo fare la doccia, decido allora di sedermi a leggere. Ma mentre leggo mi viene in mente un altro episodio emblematico per il quale tutti i cittadini onesti (ci terrei a sottolineare onesti, perché non tutti lo fanno) pagano: la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade. No no, non voglio scoperchiare il vaso di pandora! Da cittadina mi sento di dare un suggerimento, magari può tornare utile alle finanze comunali. Una volta a settimana nella mia via passa il camioncino lavastrade. Le auto dei residenti sono ferme a destra e sinistra. Il camioncino scende, gira nello spazio in fondo alla via e risale. La strada ai margini resta sporca di cartacce lasciate dai diversamente civilizzati e lo spreco di gasolio e del servizio è palese anche ad un ignorante come me.

È così difficile fare dei calendari per la pulizia e mettere dei cartelli stradali per avvisare la cittadinanza che (dico un giorno a casaccio) “lunedì dalle 7 alle 9 c’è divieto di sosta per pulizia del viale”? Non è fantascienza, nel resto d’Italia lo si fa.

Non si tratta di essere di destra o di sinistra, non è un discorso politico ma di semplice civiltà, educazione alla cittadinanza. E come questi due episodi, ne avrei altri da segnalare e raccontare… chissà magari una rubrica sveglierebbe gli animi dell’amministrazione e non solo“.

Lettera firmata.

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