Occhiuto: “Reggio diventerà l’Aeroporto dei voli low cost, ha futuro solo con la Sicilia e ci riusciremo” | INTERVISTA

Il Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto chiarisce la strategia per il rilancio dell'Aeroporto di Reggio Calabria

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Intervista al governatore della Calabria Occhiuto sul futuro dell'Aeroporto dello Stretto
StrettoWeb

A margine dell’evento di Forza Italia con il ministro Tajani, questa mattina il governatore della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha avuto l’occasione di rispondere alle domande dei giornalisti anche sugli Aeroporti della Calabria e in modo particolare sull’Aeroporto di Reggio Calabria. Proprio oggi, infatti, a Lamezia Terme c’è stata la protesta di un gruppo di reggini guidati dal consigliere comunale Massimo Ripepi.

Occhiuto ha chiarito subito che il problema di Reggio non è certo Lamezia: “L’Aeroporto di Lamezia – ha esordito il governatore (il video integrale a corredo dell’articolo) – è un aeroporto sul quale le compagnie aeree vogliono volare, tanto che ormai fa 3 milioni di passeggeri. L’Aeroporto di Reggio e ancor più quello di Crotone sono Aeroporti dove invece le compagnie aeree hanno difficoltà a volare. Io ho investito circa 30 milioni sugli oneri di servizio per Reggio e Crotone, e non abbiamo trovato compagnie che nemmeno con le agevolazioni volessero volare. Ora però su Reggio stiamo intervenendo con una procedura negoziata che siamo riusciti ad ottenere grazie alle interlocuzioni con ENAC, abbiamo interessato i vertici di ENAV per fare in modo che si rimuovano le limitazioni che impediscano alle compagnie low cost di volare su Reggio come si faceva un tempo, perchè la nostra opinione è che Reggio debba essere proprio l’Aeroporto delle compagnie low cost per attrarre l’utenza della Sicilia orientale. Solo così Reggio può essere economicamente in equilibrio, e credo che ce la faremo perchè credo che già al termine di questa procedura, molto prima di 2-3 anni, spero molto prima perchè i passeggeri si recuperano con le tratte. E’ importante fare in modo che non ci siano queste limitazioni ed è importante collegare l’utenza della Sicilia orientale. E’ un lavoro complicato, è un lavoro duro, perchè vorrei ricordare che le compagnie aeree sono aziende private, inseguono quello che è il loro profitto, se ritengono che non sia conveniente mettere una rotta su un aeroporto è difficile che lo facciano, quindi è un lavoro complicato ma ci stiamo intervenendo anzi è mia intenzione mantenere la delega sul turismo proprio finché non avrò ottenuto dalle compagnie aeree la possibilità di sviluppare tutti e tre gli aeroporti della Calabria. Una volta messo in campo un poderoso piano per l’incoming turistico attraverso gli aeroporti, sto valutando anche di affidare la delega a qualcun altro ma oggi è importante che quest’interlocuzione la faccia il Presidente della Regione“.

Occhiuto conferma la realtà storica e fattuale: l’Aeroporto di Reggio Calabria ha un futuro solo se diventerà davvero lo scalo dello Stretto, e quindi l’aeroporto di riferimento per la Sicilia orientale com’è già accaduto in passato e come in futuro, con il Ponte sullo Stretto, sarà ancor più semplice e naturale.

Durante l’incontro pubblico all’Altafiumara resort di Santa Trada, Occhiuto si è ulteriormente sbilanciato: “se c’è un ambito nel quale, da qui a qualche mese, sarà più evidente il successo e la qualità del Governo regionale, quell’ambito sarà quello dell’aeroporto di Reggio. Stiamo lavorando per togliere le limitazioni e con importanti vettori per investire su questo aeroporto. Abbiamo avviato una procedura negoziata con il sostegno dell’Enac, per trovare una compagna che faccia i tre voli stabiliti su Reggio e poi anche di più“.

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