Ragazzi girano per la città sul tettuccio dell’auto: “volevamo festeggiare la maturità”

Tre ragazzi di Prato sono stati sanzionati dalla Polizia Municipale per violazione del codice della strada: giravano per la città appesi al tettuccio dell'auto per festeggiare la fine degli esami

StrettoWeb

Festeggiare la fine degli esami è un passo importante, quasi d’obbligo. Soprattutto se gli esami in questione sono quelli della maturità, dopo due prove scritte e un orale che, diciamocela tutta, può mettere i ragazzi a dura prova. Celebrare è quindi lecito, ma è necessario farlo responsabilmente, soprattutto alla luce dei recenti fatti che vedono coinvolti i giovani in azioni e sfide assurde, come quella dell’incidente di Casal Palocco. Tre ragazzi di Prato, dopo la fine degli esami, hanno deciso di fare un giro in macchina: fin qui nulla di male, direte voi, ma mentre sfrecciavano per le vie della città, hanno ben pensato di arrampicarsi sul tettuccio della vettura. Il gesto, ripreso dai cellulari dei passanti, non è rimasto di certo inosservato: oltre a rappresentare un pericolo per la propria incolumità, i tre giovani avrebbero potuto causare problemi anche ad altre auto.

Immediato quindi l’intervento delle forze dell’ordine che, alla domanda del perché di quel folle (e stupido) gesto, si sono sentiti rispondere: “volevamo solo festeggiare la maturità”. Uno dei responsabili, il conducente, ha infatti precisato: “non è una challenge sui social. Abbiamo finito gli esami e volevamo festeggiare”. Una giustificazione poco legittima, tanto che i responsabili sono incorsi in più sanzioni: al ventenne alla guida, oltre alla multa per più violazioni del codice della strada, è stata revocata la patente.

Il ragazzo quindi, dovrà ripercorrere tutto l’iter, a partire dalla prova alla motorizzazione, per poter ritornare a guidare un mezzo. Multe salate anche per i due complici. “Episodi come questo dimostrano che i fenomeni sociali di oggi, sotto la spinta delle scoperte informatiche e delle nuove metodologie di comunicazione, corrono molto più velocemente della nostra società – ha dichiarato il comandante della polizia municipale di Prato Marco Maccioni.

“In particolare, chi è tenuto a far rispettare le norme si trova privo di strumenti efficaci per contrastare queste nuove criticità come le challenge sui social: se non ne consegue un fatto grave, come per fortuna è accaduto in questo caso, gli strumenti operativi offerti dalla attuale normativa si rilevano inefficaci: nel caso di specie tutto si è risolto con sanzioni pecuniarie amministrative contenute nel codice della strada”.

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