Eleonora Cecere: “ai tempi di Non è la Rai un maniaco mi perseguitava e minacciò di uccidermi”

Le confessioni di Eleonora Cecere, attrice e showgirl

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Eleonora Cecere è intervenuta ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì notte dalla mezzanotte alle quattro, live anche su Rai 2 tra l’1.20 e le 2.30.

L’attrice e showgirl, volto di ‘Non è la Rai’, ha raccontato: “Quel programma per me è stato molto importante, una grandissima scuola.  Eravamo e siamo ancora ragazze molto semplici. Ci divertivamo tantissimo oltre a lavorare. Disavventure? Un uomo mi perseguitava. La situazione era diventata pesante. Mi mandava cassette con la sua voce registrata e una volta mi ha fatto una bambola voodoo, una cosa veramente da brividi, che aveva uno spillo da tempia a tempia, un cappio al collo e una gamba in meno. E mi aveva lasciato un bigliettino con su scritto: ‘questa sei tu e questa è la fine che farai’. Avevo paura anche di uscire con i miei amici. Purtroppo capitavano anche questi episodi. Non si è mai capito chi fosse. Boncompagni? Avevamo un bellissimo rapporto, ma quando lo vedevo da lontano cambiavo strada, avevo timore, non mi andava di dargli fastidio, disturbarlo, avevo soggezione”. 

Sul suo lavoro oggi: “Ho continuato con il teatro, purtroppo in pandemia si è fermato tutto e ho iniziato a fare altro. Ho iniziato a mandare vari curriculum, non mi andava di stare in casa, volevo collaborare alle spese quotidiane della mia famiglia, mi ha risposto una società di vigilanza con servizi fiduciari e ancora oggi faccio la vigilantes. Lo dico con molta fierezza. C’è da dire che però è un lavoro che ti porta a stare anche dodici ore fuori casa. O a fare turni fino all’una di notte. E’ un lavoro di cui sono contenta, certo che non era il mio sogno”.

Sul mondo dello spettacolo: “E’ un mondo dove dall’oggi al domani può cambiare tutto. Bisogna rimanere sempre con i piedi per terra. Io vado fiera della mia storia, non ho nulla di cui vergognarmi, oggi il mondo dello spettacolo è diventato più difficile, non c’è meritocrazia, non si va avanti solo per le capacità. Proposte indecenti ricevute? Sono sincera, non mi è mai capitato. Probabilmente perché forse non ho mai dato modo a nessuno di farmele”. 

Sulla sua carriera: “Nel mio piccolo ho ormai trentasette anni di carriera. Ho lavorato con dei grandissimi, tipo Fellini, Gassman, Scola, Castellitto, Garinei e Giovannini. Un ricordo di Fellini? Mi disse che avrei fatto strada perché a suo dire ero una bellissima persona, mi rapportava un po’  sua moglie, secondo lui avevo un grandissimo carisma. Spero che da lassù mi aiuti ad avere un riscatto, artisticamente parlando”.

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