Enna: atti intimidatori al cantiere WeBuild

Enna, incendiati i mezzi di un’azienda che opera in subappalto sul raddoppio ferroviario Bicocca-Catenanuova

StrettoWeb

Atti intimidatori nei confronti di un’azienda: “Assistiamo ancora una volta al tentativo dei gruppi criminali di influenzare le normali logiche imprenditoriali con attentati e minacce che non ci fanno paura, anzi ci spingono a essere sempre più intransigenti e caparbi nel chiedere alla istituzioni di serrare le file a dare un colpo mortale alle organizzazioni mafiose che infestano le nostre aree” – afferma il presidente Ance Enna Sabrina Burgarello a seguito dell’attentato incendiario che ha colpito i mezzi di una impresa subappaltatrice che opera sul raddoppio ferroviario Bicocca – Catenanuova.

L’imprenditore danneggiato Daniele Tranchita dichiara: “Sono amareggiato per quanto accaduto, non riesco ancora a spiegarmi il perché di questo atto vile compiuto nei confronti di chi come noi si sveglia alle quattro di mattina per fare sacrifici e cercare di costruire un futuro migliore per noi e per i nostri figli nel pieno rispetto della legalità. Spero solo – aggiunge – che i colpevoli paghino come giusto che sia, confido pienamente nella magistratura”.

Gaetano Debole, ingegnere e presidente della Cassa Edile, e imprenditore di riferimento per l’associazionismo dichiara: “Chi pensa di interferire con le scelte delle imprese non ha ancora capito che è anni luce indietro. Gli imprenditori non si lasciano più intimidire e tanto meno aziende della caratura di WeBuild che hanno messo in atto protocolli tra i più attenti e avanzati, estendendoli alle aziende che eseguono i lavori nei loro cantieri. Il danno causato al nostro collega ed i rischi per un’importante opera che nei prossimi anni segnerà il benessere della nostra area esigono però che sia alzato il livello di attenzione da parte delle istituzioni locali. Ci appelliamo alla sensibilità della Prefettura perché sia portata al massimo livello l’attenzione sui cantieri aperti e di prossima apertura e sia scongiurato ogni tentativo di intimidire e far scoraggiare le imprese coinvolte. Non esitiamo a dire che l’importanza per il benessere collettivo della mole di investimenti che si stanno facendo esige un controllo militare delle aree.”

Condividi