Un “figlio del Sant’Agata” lascia la Reggina: anche Filippo Mazzù passa alla Sampdoria

Il giovane giornalista reggino è il nuovo social media manager della Sampdoria: raggiunge in blucerchiato Pippo Sapienza

StrettoWeb

Chi lo ha mai detto che i “figli del Sant’Agata” siano soltanto i calciatori? No, i “figli del Sant’Agata” sono anche fuori dal rettangolo verde. Sono spesso dietro le quinte, nascosti, non li vediamo nei tabellini, non li vediamo nelle fotografie, ma il loro lavoro è prezioso al pari – se non di più – dei protagonisti che acclamiamo tutti i giorni. Uno di questi è Filippo Mazzù: giornalista, amico, grande professionista, reggino. Sì, reggino. Cresciuto tra Sant’Agata e Granillo, tra il vialone del centro sportivo (quante “discese” insieme), la sala stampa e la Tribuna Stampa, tra un sorriso, un consiglio (a volte anche qualche piccola “sgridata”) e le lacrime e le emozioni dei tempi migliori, da un Corazza all’87’ a un Canotto al 94′.

Anche Filippo, però, lascia il club che gli ha sempre fatto battere il cuore. Come un calciatore, come Barillà, come Missiroli, come Nicolas Viola, come tutti i “figli del Sant’Agata”, reggini dentro e fuori, rimasti nel cuore nonostante le distanze. Filippo Mazzù raggiunge Giuseppe Sapienza alla Sampdoria: sarà il nuovo social media manager del sodalizio blucerchiato, lavorerà con Andrea Pirlo. Vi ricorda qualcosa? Quando un giovane Pirlo faceva “camminare” il pallone sul prato del Granillo, Filippo era piccolissimo, ma già col cuore amaranto. Chissà cosa si racconteranno…

Le emozioni e i ricordi, però, lasciano spazio anche a un velo di tristezza: dopo Sapienza, la Reggina perde un altro pezzo importantissimo. Un professionista serissimo, riservato, sempre disponibile, elegante, che non ha mai perso le staffe. Un reggino vero che ha cominciato dalla sua Reggio Calabria un percorso che avrebbe voluto rimanesse legato all’amaranto per sempre. Ma, purtroppo, le cose non vanno sempre come vogliamo. A questo punto non resta che augurargli un grande in bocca al lupo per il futuro e per una carriera ricca di successi sempre migliori. Con una promessa, che è anche una speranza: speriamo di rivederci quest’anno al Granillo. Magari dopo un Reggina-Sampdoria 1-0…

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