I No Ponte ci riprovano con un corteo: ma il 12 agosto non è più fresca una caverna?

Previsto per il 12 agosto l'ennesimo corteo contro quel ponte che, secondo i suoi oppositori, non verrà mai costruito: è allora perché manifestare?

StrettoWeb

Curiosando sui social tra i gruppi pro e contro il ponte, ci siamo  imbattuti in un post che annuncia trionfante un altro corteo contro il  Ponte sullo Stretto. E allora, ci siamo detti, perché non pubblicizzarlo un po’ anche noi questi corteo? Alla fine potrà essere divertente, dopo l’evento, leggere i proclami in cui i No Ponte diranno “eravamo in cinquemila“, e invece poi, scopri scopri, a malapena arrivavano a un quinto di quella cifra. Come già accaduto nelle scorse settimane.

Il 12 agosto 2023 alle 18:00 a piazza Cairoli (ME), al Corteo No Ponte, mescoliamo ancora una volta i nostri desideri, facciamo ancora una volta sentire le nostre voci e tutta l’energia che opponiamo alla devastazione degli ambienti – si legge nel post -. Perché la lotta contro il ponte è rabbia contro la devastazione e lo sfruttamento del territorio, è ferma volontà di impedire la costruzione di un’opera inutile e dannosa, ma è anche amore, desiderio, immaginazione, creazione di qualcosa che non c’è e potrebbe essere… e allora costruiamo noi, insieme, il nostro presente e il nostro futuro – prosegue l’annuncio quasi romantico del corteo –: libero da imposizioni devastanti, libere e liberi di decidere sulle nostre vite, sui territori che abitiamo, sui mondi che sogniamo“.

La scelta giusta è la caverna

Ora, a parte i soliti argomenti contro il Ponte ormai confutati da tempo dagli esperti, come quella della devastazione del territorio e dell’ambiente, o l’utilità dell’opera stessa, noi ci chiedevamo: ma il 12 agosto, con il caldo che si prospetta, non sarebbe meglio stare ben al riparo in una caverna, come facevano i nostri antenati? E’ fresca, isolata, non impattante con l’ambiente ed ecosostenibile. Ci pensino, i nostri amici No Ponte, potrebbe essere una valida alternativa ad un corteo pressoché inutile.

Il Ponte e la faglia

Scorrendo poi la pagina Facebook dove abbiamo trovato l’annuncio, ci imbattiamo in un commento dai toni apocalittici che non possiamo esimerci dal riportare. Non fosse altro per farsi un’idea dell’identikit di si oppone a quest’opera non solo fattibile, ma indispensabile: “UN PONTE SU UNA FAGLIA, COME QUELLA PRESENTE NELLO STRETTO DI MESSINA, E’ UN PONTE MALEDETTO! (teoria catastrofista già confutata da geologi ed esperti, ndr). E’ indispensabile anche un’AZIONE POLITICA perché è la criminale politica leghista padana che vuole sfruttare sempre di più la Sicilia come una colonia!“, si legge nel commento. Ma non finisce qui.

Lo stato italiano, che fa sempre gli interessi della ”padania”, ogni anno ruba 7 miliardi di euro provenienti dalle tasse dei siciliani che poi spende altrove, soprattutto in ‘’padania’’, causando degrado, emigrazione e sviluppo della criminalità organizzata in Sicilia! Questo ponte lo vuole il ”sistema”: ascarismo-mafia-lobbismo!“. E poi, conclude il commento, “Questa lotta deve essere anche politica perché è la criminale politica leghista padana che vuole il ponte legaccio! Che fine hanno fatto i cantieri navali rodriquez di Messina? ”Acquisiti” dai padani colaninno e annichiliti! Che fine hanno fatto i cantieri navali Florio di Palermo? ”Acquisiti” dal criminale stato italiano (fincantieri) e annichiliti! VERGOGNA!“.

E insomma, i colpi di sole fanno male, per questo consigliavamo a chi vuole manifestare il 12 agosto di prestare attenzione: una caverna riparata e fresca farà sicuramente più al caso vostro. Noi lo diciamo per voi, beninteso. Ci teniamo alla salute mentale del nostro prossimo.

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