Osservatorio sui flussi di pensionamento del 1° semestre 2023

L’Osservatorio dell’INPS sui flussi previdenziali ha pubblicato i dati relativi al 1°semestre dell’anno in corso che hanno evidenziato un significativo calo del 16,6% dei pensionamenti

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L’Osservatorio dell’INPS sui flussi previdenziali ha pubblicato i dati relativi al 1°semestre dell’anno in corso che hanno evidenziato un significativo calo del 16,6% dei pensionamenti in Italia rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso. Infatti nel Belpaese nel primo semestre del 2023 sono state erogate complessivamente 370.136 nuove pensioni rispetto ai 444.118 trattamenti previdenziali erogati nel 1° semestre del 2022.  Particolarmente significativi, poi, sono stati i dati che emergono riguardo alle pensioni anticipate che sono passate da 135.617 del 1° semestre 2022 a 99.756 del 1° semestre del 2023 con un calo molto significativo di oltre il 26%. Drastico, infine, il calo delle lavoratrici che hanno potuto accedere all’istituto di Opzione Donna dove a fronte di 24.559 pensionamenti relativi all’intero 2022 si è passati al dato molto misero di 7.356 pensioni erogate nel 1°semestre 2023.

Questi dati evidenziano che i provvedimenti adottati dal Governo nella legge di bilancio 2023 vale a dire sia la “Quota 103 “ che soprattutto la nuova versione di Opzione Donna, stravolta e relegata ad una sorta di Opzione Donna Social a cui, all’attualità possono accedere solamente donne svantaggiate, si è rivelato un flop. Entrando di più nel dettaglio  per quanto riguarda “Quota 103” a fronte di 48.000 pensionamenti previsti per tutto il 2023 ci si è fermati a 17.000 nel 1°semestre 2023 con un calo di circa il 25% mentre per Opzione Donna addirittura si è verificato un calo di oltre il 35%. Quindi l’anno 2023 per quanto riguarda le pensioni si è rivelato un anno  molto negativo per le lavoratrici e i lavoratori  con pochi accessi al pensionamento anticipato, ma si è rivelato un anno ottimo per il Governo e per le casse dello Stato che hanno speso, al netto dell’inflazione, meno di quanto preventivato.

Ultimo dato significativo da considerare per quanto riguarda l’Osservatorio dei flussi previdenziali del 1° semestre 2023 è quello dell’importo medio delle pensioni erogate che ha continuato il trend in discesa per effetto del sempre maggiore numero di anni conteggiati col sistema contributivo rispetto al retributivo che è passato da 1.140 € lordi al mese dell’anno 2021, ai 1.180 € al mese dell’anno 2022, ai 1.168 € lordi al mese del 1° semestre 2023.

Ci si augura, pertanto, che il Governo all’interno della legge di Bilancio del 2024 che sarà presentata in Parlamento alla fine di ottobre p.v. tenga conto di questi allarmanti dati e inserisca delle misure sulla previdenza favorevoli alle lavoratrici ed ai lavoratori sia per quanto riguarda la flessibilità in uscita che, intervenendo sui coefficienti di trasformazione, implementando gli importi delle pensioni e far sì che a chi ha già lasciato il mondo del lavoro sia concessa una vita decorosa dopo una vita di lavoro.

 

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