Lady Inzaghi, il matrimonio con Pippo e quel primo incontro “buffo”: Angela Robusti si racconta

Angela Robusti, dolce metà dell'allenatore della Reggina Pippo Inzaghi, si racconta in un'intervista svelando alcuni dettagli anche sul matrimonio

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Si sentono a casa, come se abitassero a Reggio da una vita. Anzi, come se fossero nati qui. In pochi mesi hanno “conquistato” tutta la città, con un affetto ricambiato. Stiamo parlando di Pippo Inzaghi e Angela Robusti, lui allenatore della Reggina e lei dolce metà impegnatasi nel sociale.

I due, fidanzati da qualche anno e genitori di due figli, si sposeranno tra un anno. Lo ha annunciato Superpippo nel corso della presentazione del suo libro e lo ha confermato Angela in un’intervista concessa al settimanale Di Più. “Ci sposeremo – rivela – e lo faremo senza troppi fronzoli. Con una cerimonia semplice, ma piena d’amore, di cui però non abbiamo ancora messo a punto tutti i dettagli. L’unica certezza è che avrà il sapore del mare, il luogo lo dobbiamo ancora scegliere. Ci saranno duecento invitati e un pranzo ‘sano, leggero e colorato’, come piace a Filippo. Ce la faremo? Io spero di sì, perché dal 2021 questa è già la terza volta che, senza riuscirci, cerchiamo di organizzare il nostro matrimonio…”.

“E l’anello? Eravamo in bagno, insieme, quando a un certo punto si è girato e mi ha dato un pacchettino. ‘Tieni’, mi ha detto. Io l’ho aperto e dentro c’era un anello con un solitario, uno smeraldo verde. ‘Questo anello significa che ci sposiamo?’, gli ho chiesto. E lui: ‘L’anello è un anello che ho deciso di regalarti, per il resto staremo a vedere…’. Io l’ho preso per un sì e così è stato”.

Il primo incontro: il bicchiere d’acqua ad una festa

Poi Angela rivela i dettagli del primo incontro con Pippo, che quest’ultimo ha a sua volta svelato nel libro. “Quando ho conosciuto Filippo eravamo a Venezia, dove lui allenava, a una festa di Halloween. Lo trovai al bar, entrambi ordinammo dell’acqua. ‘Dovreste provare a conoscervi’, ci disse il barista. ‘Siete gli unici ad avermi chiesto qualcosa di analcolico’. Ci guardammo. Scattò una risata”. Ma l’inizio non fu semplice: “ci scontrammo subito perché mi accorsi che non era abituato a corteggiare. A me invece piace farmi corteggiare e soprattutto non accetto ordini”. Di lì a poco, però, arrivò la prima cena: “fu una serata da ridere, spensierata in cui forse ci innamorammo… Capii che tra di noi stava accadendo qualcosa quando, all’improvviso, durante la cena Filippo fece una videochiamata a sua mamma, che si chiama Marina, e me la passò”.

Diverso, e altrettanto buffo, fu invece il primo incontro tra Inzaghi e i genitori di lei, anche questo raccontato nel libro: “un giorno svenni in ufficio, la persona per cui lavoravo prese il mio cellulare e chiamò Filippo, che avevo memorizzato in rubrica con la parola ‘amore’. Stava allenando, mollò tutto e corse da me. Mi portò in ospedale e dopo qualche minuto arrivò mio padre. ‘Papà, lui è il mio fidanzato’, dissi. Si strinsero la mano di fianco a me che ero su una barella, in attesa di essere visitata”.

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