Nel consiglio comunale odierno del comune di Reggio Calabria passa all’unanimità la mozione per richiedere lo stato di calamità naturale a causa dei furiosi incendi che hanno caratterizzato varie zone della città. Il sindaco ff Paolo Brunetti fa la sua disamina: “il bilancio è molto pesante per la nostra città e per la provincia. Ringrazio gli operatori di Calabria Verde, le forze dell’ordine e numerosi volontari, che hanno salvato vite umane. Siamo stati al tavolo della prefettura per coordinare i soccorsi: è stata un’esperienza impressionante”, rimarca Brunetti. “I comuni non possono gestire in autonomia l’emergenza, il nostro interlocutore è la Regione che non può fare da sola ma ha bisogno dell’intervento del Governo. Non si possono lasciare soli Regione e comuni. Dieci fronti di fuoco hanno circondato la città, spero chi di dovere intervenga per fare chiarezza“, rimarca Brunetti.
“In questo momento – ha aggiunto – siamo vicini alla comunità ed al sindaco di Cardeto che, oltre alla devastazione del territorio, ha registrato una vittima. Identica solidarietà va a tutte le frazioni colpite da questa apocalisse. Ne cito alcune per dare contezza del dramma a chi non lo avesse compreso fino in fondo: Mosorrofa, Trunca, Santa Venere, Gallina, Armo, Vinco, Pavigliana, Cannavò, Sambatello, Ortì per arrivare a Gallico, al confine con Catona, Salice. In sostanza, tutta l’area collinare di Reggio Calabria è stata distrutta”.
Il consigliere Antonio Ruvolo, nell’illustrare l’ordine del giorno, ha affermato che, da una preliminare ricognizione fatta nei luoghi interessati dalle fiamme, “servono interventi urgenti e straordinari che interessino il ripristino del patrimonio arboreo forestale, delle reti stradali ed idriche, il sostegno alle aziende agricole e alle attività agro-pastorali”.
Nel corso del consiglio è stato modificato il regolamento che disciplina la Tari, inoltre il civico consesso ha dato il via libera allo stralcio delle cartelle fino a mille euro risultanti da ingiunzioni emesse dal Comune dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Ancora prima, è stato approvato il regolamento che risolve la cosiddetta “rottamazione delle cartelle”, ovvero la definizione agevolata delle somme dovute dai contribuenti al 30 giugno 2022, con sgravio su interessi e sanzioni.