Pnrr, arrivano altri 18,5 miliardi per l’Italia. Meloni: “frutto dell’intenso lavoro portato avanti in questi mesi”

La Commissione Europea ha dato il via libera alla terza rata del Pnrr per l'Italia. Per il Presidente von der Leyen il nostro Paese è "un esempio da seguire"

StrettoWeb

La terza rata del Pnrr s’ha da fare. Appare ormai certa la notizia di una nuova tranche destinata all’Italia, secondo quanto emerge dalle ultime notizie che arrivano direttamente dalla Commissione Europea in base al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza approvato nel 2021 per rilanciare il Paese dopo la pandemia. La somma ammonta a 18,5 miliardi di euro e l’assegno verrà staccato entro 4 settimane. Il via libera ad ulteriori risorse economiche per il Paese è scontato, così come lo è anche l’incasso della quarta rata, prevista per la fine di quest’anno. Un patto che va a rinsaldare il legame, già forte, tra l’Europa e l’Italia, con grande soddisfazione da parte del Presidente della Commissione Von der Leyen e il Premier nostrano Giorgia Meloni.

Ursula von der Leyen ha infatti sottolineato: continueremo a essere al fianco dell’Italia in ogni passo necessario per assicurare che il Piano sia un successo italiano ed europeo. Avanti tutta. Il Presidente ha poi aggiunto: “l’Italia ha mostrato molti progressi nel portare avanti riforme cruciali e gli investimenti previsti dal suo Pnrr, tra cui la riforma del sistema sanitario, di quello fiscale e della giustizia, nonché gli investimenti nei servizi digitali pubblici e nella maggiore sostenibilità dei trasporti pubblici”. E conclude: “una volta che anche gli Stati membri avranno dato luce verde, l’Italia riceverà 18,5 miliardi dal NextGenerationEu”.

Anche Giorgia Meloni si è detta compiaciuta per l’importante passo in avanti, come ha fatto sapere sui suoi canali social: “sono molto soddisfatta della decisione della Commissione europea, che ha deliberato il pagamento della terza rata del PNRR e ha approvato le modifiche proposte dal Governo sulla quarta rata. Un grande risultato che consentirà all’Italia di ricevere i 35 miliardi di euro previsti per il 2023 e che è frutto dell’intenso lavoro portato avanti in questi mesi. Continueremo a lavorare in questa direzione nell’interesse dei nostri cittadini, delle nostre famiglie e delle nostre imprese”.

Dopo il via libera alla terza tranche, ecco che il Governo dovrà affrontare una nuova e, forse più difficile, sfida: domani il Ministro Fitto presenterà a Camera e Senato la rimodulazione degli obiettivi e, conseguentemente, delle risorse previste nel Pnrr. Mentre il Ministro mostra grande ottimismo per il progetto che, tra gli altri, trova pieno appoggio nella stessa von der Leyen, l’opposizione critica aspramente alcuni cambi che riguardano, nello specifico, il taglio agli stanziamenti dei Piani Urbani Integrati. I Comuni, alcuni dei quali a lavori già avviati, protestano contro la riforma del Governo il quale, li rassicura, troverà altre vie per completare i finanziamenti stabiliti.

I sindacati invece, si dicono preoccupati dei tagli fino a 16 miliardi che riguardano il rischio alluvione, il dissesto idrogeologico e la decarbonizzazione, soprattutto alla luce di quanto avvenuto negli ultimi mesi nel nostro Paese. Il Ministro Fitto contesta però quello che la Cgil definisce come scelte “unilaterali” e ha dato ai sindacati la possibilità di trasmettere, entro il primo agosto, le osservazioni sulla revisione del Pnrr. “Cosa che, ovviamente, faremo, ma questo non ha nulla a che fare con una vera negoziazione e con il confronto preventivo previsti dalle norme” afferma il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari.

Condividi