Campo Calabro: le “tradizioni del borgo” inaugurano il nuovo Parco Urbano di Timpanari

L’area è videosorvegliata e autosufficiente dal punto di vista energetico tramite illuminazione con lampioni fotovoltaici

  • Parco Urbano di Timpanari
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Una tre giorni dedicata alle tradizioni popolari “Le tradizioni del Borgo” (teatro popolare, enogastronomia, storia delle arti e dei mestieri contadini) accompagnano dal 18 agosto l’inaugurazione del nuovo Parco Urbano di Timpanari a Campo Calabro. Situata proprio al confine fra i comuni di Campo e Reggio Calabria, la nuova infrastruttura verde occupa complessivamente circa 1300 metri quadri distribuiti su due beni confiscati   consegnati al Comune nel 2008 e successivamente affidati ad una cooperativa per la realizzazione di un parco agricolo.

I lavori furono prima interrotti e poi abbandonati fino alla risoluzione del contratto con la stessa avvenuta nel 2019. I terreni erano stati riconquistati dagli sterpi e dai rovi mentre incombeva pericolante sulla strada metropolitana un manufatto in mattoni mai abbattuto. Una terra di nessuno non solo priva di funzione ma anche fonte di pericoli di incendio e crolli, sottolinea il Sindaco Sandro Repaci , che abbiamo sottratto al degrado e  trasformato in un parco urbano con un contributo di 200 mila euro di Regione Calabria tramite un finanziamento a valere sulla legge 145/2018.

Originale l’impianto architettonico, che ha consentito la realizzazione di un anfiteatro per manifestazioni e un’area destinata a verde con piantumazioni tipiche della macchia mediterranea unitamente ad un caratteristico manufatto in legno dotato di bagni e saletta riunioni. L’area è videosorvegliata e autosufficiente dal punto di vista energetico tramite illuminazione con lampioni fotovoltaici.

Un altro piccolo sito prospiciente la Strada Metropolitana Reggio Calabria – Campo Calabro è stato ricavato grazie all’abbattimento di un manufatto fatiscente e trasformato in una piazza con un piccolo parcheggio antistante. Da sempre dichiara il Sindaco, questa frazione è stata destinata ad un ruolo marginale nelle dinamiche urbanistiche e sociali del paese, e si era oramai trasformata in un non-luogo, un posto destinato solo al rientro a casa e al pernottamento, frequentata dagli amministratori solamente alla vigilia delle elezioni.

Questa infrastruttura  le da una nuova identità urbana e sociale ed una prospettiva demografica, inserendola finalmente appieno nelle dinamiche e nei processi di trasformazione in atto nel nostro comune.

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