La libertà e la forza della verità, l’uomo e il politico: Giuseppe Scopelliti si racconta a Sant’Eufemia

"Io sono libero": del libro di Giuseppe Scopelliti, ex governatore della Calabria, si è parlato anche a Sant'Eufemia d'Aspromonte

  • Peppe Scopelliti Sant'Eufemia
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  • scopelliti sant'eufemia d'aspromonte
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StrettoWeb

Giuseppe Scopelliti, ex sindaco di Reggio ed ex governatore della Calabria, prosegue con il tour per presentare il suo libro “Io sono libero”. Ieri sera a Sant’Eufemia d’Aspromonte, in un evento patrocinato dall’amministrazione comunale, si è parlato non solo dei contenuti del libro, ma anche dell’uomo, Peppe Scopelliti, che come ha affermato la professoressa Rossella Morabito, emerge in maniera netta e preponderante tra le pagine del testo/intervista di Scopelliti e Franco Attanasio. (Nella gallery fotografica scorrevole in alto tutte le immagini dell’incontro di ieri sera in piazza La Pira).

Con la prof. Morabito e con l’avvocato Antonino Tripodi, Scopelliti ha parlato di caduta e di presa di coscienza, di carcere, di vite stravolte e di affetti negati. Ma si è parlato anche, tanto e legittimamente, di visione politica, che era e resta la grande passione di un uomo che aveva deciso di votare la propria vita ad essa e al lavoro per il proprio territorio e la propria gente. Più volte interrogato sul futuro, Peppe Scopelliti afferma che per ora ha deciso di dedicarsi alla propria famiglia, alle figlie, alla moglie, agli affetti più cari.

Nonostante ciò, l’ex governatore ha preso l’impegno, con se stesso innanzitutto, di raccontare la sua storia – la quale non può trascendere dalla politica – per mandare un messaggio forte: la libertà non può esistere senza verità. E finalmente, dopo anni di gogna mediatica, poter rimettere al loro posto, pubblicamente, i pezzi di un puzzle è la più grande libertà che l’uomo Peppe Scopelliti, politico, professionista, ex sindaco, ex detenuto, ha deciso di concedersi, per ridare a se stesso la giustizia – anche mediatica – che merita.

Tante le polemiche, nelle ultime settimane, attorno a questo libro; tanti gli insulti ad un uomo che ha pagato un conto – giusto o sbagliato che fosse – con la giustizia; e tante le accuse, spesso viziate da ideologie e preconcetti, ad un politico che ha semplicemente tentato di fare del proprio meglio, finché non gli è stato impedito.

La macchina mediatica del fango, negli anni più duri per Scopelliti e per la propria famiglia, non ha fatto altro che infierire su una situazione già difficile da sostenere. “Nessuno, nella storia della nostra Repubblica, ha pagato quanto me per un reato simile (abuso d’ufficio, ndr). Sono stato il primo e sarò l’ultimo“, ha detto ieri sera l’ex sindaco di Reggio. Una verità, questa, incontrovertibile, e che già da sola basterebbe a spiegare le ragioni di questo tour. Per presentare un libro che dovrebbe essere innanzitutto letto da chi, in barba al rispetto per la vita altrui, punta il dito su coloro che, con dignità, si assumono il rischio di provare a fare qualcosa per questa terra bella, strana, ingrata, ingiusta, che è la Calabria.

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