Il 29 agosto 1862 Giuseppe Garibaldi rimase ferito durante la celeberrima Battaglia dell’Aspromonte. Sbarcato in Calabria con ben duemila uomini, il generale aveva come obiettivo la presa di Roma. A fermarlo tra i monti della provincia reggina, però, furono i bersaglieri guidati dal colonnello Pallavicini di Priola. Nello scontro che si svolse nel territorio del comune di Sant’Eufemia d’Aspromonte, il celebre condottiero venne ferito ad una gamba.
E anche quest’anno, come da ricorrenza, presso il Mausoleo di Garibaldi si è svolta la Cerimonia Commemorativa in onore di quell’evento. Oltre al sindaco di Sant’Eufemia, prof. Pietro Violi, e al parroco, don Marco Larosa, era presente anche il consigliere regionale, prof. Giuseppe Gelardi. A relazionare, la professoressa Carmela Cutrì, che ha permesso ai presenti, con il suo racconto ricco di particolari, di tornare indietro nel tempo e immedesimarsi in quell’evento che segnò le sorti dell’Italia intera. Con la sua relazione dal titolo “Sant’Eufemia d’Aspromonte nel Risorgimento Italiano: tra memoria storica ed identità territoriale“, la professoressa Cutrì ha ripercorso gli eventi che hanno condotto a quel decisivo 1862.
Contestualmente all’incontro, la signora Caterina Iero, direttrice del Piccolo Museo della Civiltà Contadina – Ass. Acanto, ha mostrato una serie di pannelli espositivi sulla figura di Giuseppe Garibaldi e sull’evento che ha interessato l’Aspromonte. Le immagini dell’evento sono visibili nella gallery fotografica scorrevole in alto.