Messina: ospedale Piemonte, Gioveni chiede una seduta straordinaria con gli organi competenti

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ospedale piemonteA seguito del recentissimo annuncio dell’assessorato regionale alla Sanità di voler convertire a breve scadenza l’ Ospedale Piemonte in “Polo materno infantile” sopprimendo all’incirca 80 posti letto, Libero Gioveni, consigliere comunale chiede la convocazione di una seduta straordinaria “aperta” del Civico Consesso per discutere e approfondire la questione alla presenza di tutta la deputazione regionale messinese, del Presidente della Commissione Sanità dell’ARS, del Direttore generale dell’ASP di Messina, del Direttore generale dell’Azienda ospedaliera “Papardo-Piemonte”, di tutte le organizzazioni sindacali e del Sindaco di Messina.

Tale richiesta di convocazione riveste un carattere urgente per il serio e concreto rischio che dietro questa sorta di nuova “destinazione sanitaria” che si vorrebbe dare al Nosocomio di viale Europa si nasconda l’inequivocabile e certamente pericoloso progetto di sopprimere un importantissimo presidio ospedaliero di emergenza/urgenza, da più parti definito come strategico per la perfetta ubicazione baricentrica che esso si ritrova ad avere in città.” dice Gioveni.

“Pur considerando preziosa l’idea di realizzare un Polo materno infantile in città, appare senz’altro inopportuno e deleterio stravolgere o abbandonare l’idea di potenziare il Piemonte con l’auspicato raggiungimento dell’obiettivo dei 121 posti letto! Abbiamo certamente ancora vive nella memoria, sig. Presidente, le battaglie condotte collegialmente nel recente passato allorquando l’ex assessore regionale alla Sanità Russo tentò di chiudere o ridimensionare l’Ospedale sfruttando l’alibi del suo potenziale rischio sismico! E adesso che si ripropone una condizione con una similare finalità, il Consiglio Comunale, che rappresenta in toto quella città che sta per subire l’ennesimo “scippo” frutto di una politica regionale scellerata e reiterata negli anni, non può di certo far finta di nulla!” conclude il consigliere.

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