Reggina, lettera aperta a Totò di Saline: un ultimo sforzo, compà

Lettera aperta all'emissario della grossa azienda di Milano - ma originaria di Saline Joniche - interessata a rilanciare la Reggina dalla serie D

StrettoWeb

Caro Totò,
non ti devi sorprendere. Anche se adesso vivi a Milano e lavori in giro per il mondo, sei nato a Saline Joniche e avrai certamente letto Nicola Giunta. “‘Nta ‘stu paisi ‘nc’esti sulu ‘a piria, ‘a strufuttenza fissa, a ‘grandi bboria; n’ta ‘stu paisi cunta sulu a ‘mbiria, pirciò non sunnu tutti chi cicoria…”. Cosa ti aspettavi, caro Totò? Che Reggio Calabria ti accogliesse col tappeto rosso solo perchè sei giovane, fresco, pulito, serio, con l’intenzione di portare soldi e idee nella tua città di origine? Oh Totò, puru tù…

Che ti aspettavi, davvero, Totò? Che venissi subito osannato come il deus ex machina, come il salvatore della patria, portato in spalla come una Sacra Effige fino ai Palazzi del potere per ottenere la cittadinanza onoraria? Lo sai, caro Totò, che questo trattamento lo riserviamo soltanto a forestieri spregiudicati, a speculatori e affarisiti, delinquenti conclamati. Vogliamo un padrone, da queste parti, perchè siamo culturalmente sudditi nel nostro dna storico e genetico.

Avrai certamente letto Nicola Giunta, caro Totò: “”Nani su’ iddi e vonnu a tutti nani; nci vannu terra terra, peri e mmani; e, pâ malignità bbrutta e superba, cca non crisci chi erba, erba, erba…”. Eppure tu, caro Totò, quattro giorni fa sei sceso a Reggio per prendere la Reggina. Sai quante ne dovrai passare se ne diventerai proprietario… altro che questi quattro giorni di fuoco che giustamente ti hanno impressionato!

Chiedi a Lillo Foti, quanto ha dato a questa città e cos’ha avuto in cambio dopo 9 anni di serie A, dopo centinaia di professionisti presi in mezzo alla strada nei quartieri più degradati della città e trasformati in milionari dentro e fuori dai campi più prestigiosi del mondo.

E’ una cosa grande la Reggina, caro Totò. Lo abbiamo visto quest’estate, in tre mesi di agonia, quante attestazioni d’amore, quante grandi fibrillazioni, quante emozioni forti per evitare che scomparisse. E’ un patrimonio non solo sportivo, ma anche sociale. Hai fatto bene a scendere a Reggio, Totò. Questa è e sarà sempre casa tua. Siamo certi che potrai fare grandi cose in questa città.

Vedi, caro Totò, a Reggio come altrove c’è una maggioranza silenziosa che è composta da persone per bene, operose, intelligenti, equilibrate. Certamente hai avuto modo di affrontare esperienze poco edificanti per atteggiamenti e mentalità arretrati, sottoculturati, che tuttavia non possono e non devono rappresentare Reggio Calabria. Non siamo tutti così, la stragrande maggioranza non siamo così.

Caro Totò, guarda che hai già fatto un miracolo in questa città: persino i sindaci f.f. Brunetti e Versace stanno operando con una serietà, un’attenzione, un equilibrio che mai avevamo constatato in tutta la storia politica dell’ultimo decennio in città. Mai un bando pubblico era stato pubblicato con tale tempismo e rapidità; mai c’era stata tale attenzione alle interlocuzioni; mai c’era stata una tale brillantezza nel protagonismo politico sano e positivo. Sappiamo che i Sindaci, ribadiamo i massimi rappresentanti delle istituzioni e non chi incontri per strada, ti hanno messo nelle condizioni ideali per investire a Reggio Calabria, a te come a tutti gli altri potenziali investitori.

Anche la stampa è favorevole ad un progetto che è già strutturato anche sotto l’aspetto tecnico e sportivo: hai fatto bene ad affidarti a Massimo Taibi ed Emanuele Belardi. Sono una garanzia di regginità, hanno già dimostrato di amare la squadra e la città, e sono molto competenti di calcio al punto che hanno già allestito una squadra in grado non solo di stravincere la serie D ma anche di giocarsi la vittoria il prossimo anno in serie C riportando così la Reggina in B, laddove è scomparsa, entro 20 mesi da oggi. Lo stanno facendo coinvolgendo tanti “figli del Sant’Agata” tra cui Ciccio Cosenza e Nino Barillà che sono nati calcisticamente nel glorioso vivaio amaranto situato accanto l’Aeroporto dello Stretto. Saprai certamente che anche un Campione del Mondo come Simone Perrotta e un Campione d’Europa, oggi Campione d’Italia da Capitano del Napoli come Giovanni Di Lorenzo, sono nati laggiù. E quanti altri ce ne sono sparsi per l’Italia e per il mondo…

E’ tutto pronto, caro Totò. Adesso manca solo il tuo OK. E’ vero che Reggio ti avrebbe dovuto accogliere meglio, è vero che sarebbe opportuno che qualcuno di supportasse e accompagnasse in quest’iniziativa. Hai ragione. Ma è anche vero che c’è un momento in cui i grandi uomini devono avere coraggio, prendersi le loro responsabilità e assumere delle scelte. Caro Totò, tu a quel bando puoi presentarti anche da solo. Perché – te lo possiamo garantire e se non sarà così sai già dove venirci a trovare – se farai le cose per bene, se confermerai la bontà del tuo progetto, avrai immediatamente il sostegno di altri grandi reggini che come te vivono e operano fuori città. Grandi reggini innamorati di Reggio e della Reggina, ma avulsi dalle dinamiche più balorde ancora purtroppo presenti in città.

Vedi, caro Totò, in questi mesi di sofferenza a scriverci ogni giorno per la Reggina in redazione non sono stati soltanto netturbini, scaricatori, gommisti e riders. A scriverci e mostrare interesse per il destino della Reggina sono stati primari di ospedali newyorkesi e californiani, docenti universitari di Oxford, dirigenti bancari di altissimo livello capitolino, industriali reggini di grandi colossi internazionali. La Reggina va oltre i confini di Reggio, dalla tua Saline a Villa San Giovanni: la Reggina è un brand internazionale che segue i calabresi nel mondo. In tanti sono pronti a sostenerti, perchè siamo certi che tu li convincerai. L’hai vista Adriana Lima con la maglia della Reggina pochi giorni fa a Venezia? Ti rendi conto di quello che puoi fare con questo marchio? Ma adesso il primo passo devi farlo tu caro Totò. Non ti manca niente: hai il DG, hai il DS, hai il mister, hai la squadra, di primissimo livello. Lo sai che a Trapani se la stanno già facendo sotto?

Lascia stare le chiacchiere della città, lascia stare l’apparente ostilità che nasce dalla diffidenza. Gli stessi che oggi ti rompono le scatole, domani quando andrà tutto bene faranno la fila per chiederti di accoglierli come sponsor. Faranno la fila per complimentarsi con te. E ci saranno anche i momenti in cui le cose andranno male, e dovrai saperli affrontare e superare. Ecco perchè non puoi mollare adesso, dopo soli quattro giorni, altrimenti con quale ambizione nasceva l’idea di volere la Reggina? Dovrai affrontare burrasche molto peggiori, e dovrai essere abile a mantenere la barca a galla aspettando la bonaccia.

Lo hai certamente letto Nicola Giunta, caro Totò. “Arburi?… Si ccarcunu ‘ndi sciurisci, ‘nci minunu petrati non mmi crisci…”. Che ti aspettavi, il San Giorgio d’Oro in una città che ancora non sa neanche il tuo nome e non conosce la tua identità? Una città che ha già un’aspettativa e non vuole essere di nuovo tradita. Altrimenti che ci sei venuto a fare a Reggio, Totò? Reggio è una città che non vuole spegnere il proprio sogno, come hanno chiesto i tifosi con lo striscione al Granillo (vedi foto a corredo dell’articolo).

Forza Totò. Fallo sto passo, prenditi la Reggina. Non aver paura, non tirarti indietro anche tu. La città saprà apprezzare, vedrai. In migliaia sono già pronti a fare gli abbonamenti e riempire il Granillo. C’è una voglia matta di calcio dopo quest’estate, c’è un grande desiderio di riscatto dopo le peggiori umiliazioni e mortificazioni della storia. Ci sono tutti gli ingredienti per ripartire con entusiasmo, ma c’è poco tempo Totò. E’ dentro o fuori, entro le ore 13:00 di giovedì 7. Siamo a 36 ore dal gong, con due notti nel mezzo. Fai un respiro profondo e compi questo passo per cui sei sceso a Reggio quattro giorni fa. Vedrai che la città lo apprezzerà.

Forza, Totò. Noi siamo tutti pronti, adesso manchi solo tu.

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