Riesi (CL): il padre dell’imprenditore ucciso “incastrato” con microspia sulla tomba

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carabinieri_112_giu_13Davanti alla lapide del figlio che avrebbe ucciso per contrasti economici, avrebbe ‘confessato’ il delitto, accusando la vittima di essere la causa di tutto: “guarda cosa mi hai fatto fare…”, dice non sapendo che sulla tomba i carabinieri di Caltanissetta avevano posizionato una microspia. Protagonista della vicenda Stefano Di Francesco, 63 anni, arrestato da militari dell’Arma per l’omicidio di suo figlio, l’imprenditore di Riesi Piero Di Francesco di 32 anni. Grazie alla microspia gli investigatori hanno raccolto quella che loro ritengono sia una sorta di confessione del padre della vittima che si era recato al cimitero e davanti alla lapide del figlio avrebbe iniziato a parlare come se si rivolgesse al figlio, dicendo “guarda cosa mi hai fatto fare”. Secondo la ricostruzione degli investigatori, Stefano Di Francesco, nel corso di una lite avvenuta il 9 gennaio 2012, avrebbe colpito il figlio alla testa con un oggetto contundente e poi avrebbe caricato il corpo sull’auto del figlio per dargli fuoco. Il cadavere venne trovato completamente carbonizzato. Subito dopo l’omicidio il padre della vittima era stato interrogato dagli inquirenti perchè gravemente indiziato: il delitto sarebbe stato originato da contrasti di natura economica tra padre e figlio.

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