“La strada verso la fusione della “Dante Alighieri” con l’Università “Mediterranea” è un percorso che ha richiesto un comune impegno e una condivisa competenza progettuale, manifestatesi già dai mesi scorsi nelle delibere dei rispettivi Consigli di Amministrazione. Fare sistema significa mettere insieme energie, risorse e competenze capaci di assicurare un futuro solido e prestigioso a un sistema universitario che da sempre ha mostrato una grande vitalità e un forte radicamento sul territorio”. E’ quanto afferma Pietro Aloi, Presidente del CDA dell’Università per stranieri Dante Alighieri.
“Solo così, infatti, è possibile potenziare un’offerta formativa per tutti i giovani del territorio, rafforzando le opportunità di crescita culturale per la città stessa e dando risposte concrete innanzitutto rispetto alle giuste attese e ambizioni degli studenti verso i quali va indirizzato l’impegno di tutti. A questo percorso, così fortemente desiderato da tutte le componenti della comunità universitaria di entrambi gli Atenei, vanno rivolti, ancor più ora, lo slancio e le intenzioni da parte di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, in particolare quelli del territorio, affinché si continui a operare per il bene della comunità locale e dell’intera Regione, senza lasciarsi distrarre, per portare a compimento i progetti di sviluppo congiunto“, rimarca Aloi.
“In tal senso, con un certo stupore e rammarico si è osservato, in queste ore, un tentativo di depotenziare o modificare il progetto che era stato condiviso e positivamente avviato; tuttavia questa è l’occasione opportuna per rafforzare gli intenti e rassicurare, in particolare la comunità reggina, che da parte dei due Atenei non viene e non verrà mai meno l’entusiasmo e la volontà nel realizzare questo ambizioso ma altresì realizzabile progetto, grazie anche all’appoggio delle istituzioni che sostengono un impegno assunto ufficialmente, di comune volontà, ad esclusione di qualunque altro”, conclude Aloi.