Reggina, c’è già malumore contro la Fenice: “assurdo cambio calendari”. E torna protagonista Saladini

Reggina, due squadre esprimono dissenso contro l'arrivo della Fenice Amaranto nel girone I. E sul rinvio delle prime due partite il percorso è lungo e tortuoso, coinvolgendo anche Felice Saladini

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A confronto Beautiful era roba da Dilettanti. Anzi, visto che nei Dilettanti c’è la Reggina e per rimanere in gergo calcistico, Beautiful era roba da Terza Categoria. La telenovela della squadra di Reggio Calabria scrive ogni giorno nuove puntate tra clamorosi ribaltoni, incredibili novità, colpi di scena ai limiti del surreale. E oggi c’è il ritorno da protagonista di Felice Saladini.

Questa mattina, infatti, sono stati sorteggiati i nuovi calendari con l’aggiunta della Fenice Amaranto in sovrannumero al girone I di serie D dopo l’iscrizione formalizzata ieri. Il calendario prevede l’esordio della squadra reggina questa domenica alle 15 sul campo dell’Acireale; poi il turno infrasettimanale mercoledì prossimo alle 15 in casa al Granillo contro il Lamezia Terme, e come terza gara domenica 24 settembre la trasferta di San Luca. Ieri la società di Ballarino ha chiesto il rinvio delle prime due partite, per avere qualche giorno di tempo in più a fronte delle difficoltà riscontrate per trovare i calciatori e l’allenatore. Ma ogni ora che passa è sempre più difficile che questa richiesta venga esaudita. Anche perchè la società aveva tutto il tempo, senza impedimento alcuno, ad allestire la squadra già nei giorni scorsi, facendosi trovare pronta già la scorsa settimana. E non lo ha fatto colpevolmente, non per responsabilità terze.

Prima di tutto, dovrà dare l’ok la FIGC. Poi dovrà confermare anche la Lega Nazionale Dilettanti. Infine la palla passerà alle società coinvolte nei rinvii, cioè Acireale e Lamezia Terme, che potranno accogliere la richiesta della Fenice o respingerla. Se non saranno d’accordo, anche con l’ok di FIGC e Lega (tutt’altro che scontato), le partite si dovranno giocare regolarmente. Ed ecco perchè torna protagonista Felice Saladini: è lui il proprietario del Lamezia Terme e sarà lui, dopo l’eventuale disco verde di FIGC e Lega, a dover scegliere se fare un favore alla Fenice oppure no. Altra curiosità: Saladini verrà al Granillo a seguire il suo Lamezia contro la Reggina? Lo riteniamo difficile, anche perchè a Reggio non veniva spesso neanche quand’era patron della squadra amaranto… La sua presenza sugli spalti sarebbe soltanto l’ennesima beffa. Intanto, però, il suo Lamezia Terme ha stravinto 0-3 all’esordio in casa della Santacaldese e sembra l’unica squadra attrezzata per provare a dare fastidio alla corazzata Trapani.

In ogni caso la possibilità del rinvio di queste due partite è l’unica speranza della Fenice per poter evitare di perdere a tavolino. Siamo a martedì pomeriggio e non c’è ancora neanche l’allenatore, neanche un calciatore. Non ci sono le divise e non ci sono i palloni. A Reggio la Fenice è diventata di fatto lo zimbello di sé stessa, con i tifosi scatenati sui social:

meme reggina tifosi

E’ molto difficile che gli altri possano accettare l’ulteriore richiesta di rinvio delle partite della Fenice Amaranto. Il torneo è già stato spostato di una settimana per aspettare le vicissitudini della Reggina, che ha inoltre saltato la prima giornata utilizzandola come “riposo” in quanto con il girone a 19 squadre, ogni domenica una dovrà fermarsi. Inoltre ci sono in queste ore le prime reazioni dei dirigenti degli altri club, non certo felici di questa situazione. Il direttore generale del Città di Sant’Agata, la squadra di Sant’Agata di Militello – 12 mila abitanti sulla costa tirrenica della provincia di Messina – ha detto che questa è “una situazione paradossale, ai limiti dell’irreale, a campionato iniziato si aggiunge in sovrannumero la “Fenice Amaranto”, si danno 15 giorni di proroga di mercato, si riformulano i calendari: ma come si può accettare passivamente, senza rappresentare tutte le perplessità, le criticità e l’inopportunità di questa “operazione” da parte di tutte le società di serie D, del girone I in particolare? Bari, Palermo, Catania, adesso ex Reggina, la serie D che molti, tanti di noi hanno dovuto conseguire sul campo, hanno salvato, o che vorrebbero vincere, deve necessariamente a tutti i costi fare i conti con una “norma” che la regala non a delle società virtuose ma di fatto a delle fallite? Quest’anno addirittura a campionato in corso! Mi auguro che quella norma venga rivista immediatamente, che la serie D che è una categoria importante, non sia un premio o addirittura in alcuni casi, un incentivo al fallimento“. Da notare come Gianluca Amata non abbia parlato di “Reggina” ma di “ex Reggina“.

Anche il proprietario del Trapani, Valerio Antonini, si è detto “deluso per lo stravolgimento dei calendari per l’iscrizione della Reggina, perché altera gli andamenti di gestione. È un tema che gestisce direttamente la FIGC e la Lega Nazionale Dilettanti, ma siamo quelli che ne subiscono le conseguenze“. Sulla prima vittoria 4-0 della sua corazzata sul Ragusa, Antonini ha detto: “La gara è andata come avevo previsto, la differenza l’avrebbe fatta la qualità e così è stato. La classifica a marzo deve parlare chiaro, mi aspetto di vincere il campionato a marzo come ha fatto il Catania“.

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