Reggio, lo strano caso dei cartelloni pericolanti: nessuno risponde, ma dopo la PEC alle Istituzioni il problema è risolto | FOTO

Il racconto del cittadino Nino Liotta, impegnatosi in prima linea per l'intervento dei cartelloni pubblicitari

  • Calopinace Cartellone pubblicitario
  • Botteghelle cartelloni pubblicitari
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“Verba volant, scripta manent. Ho denunciato il pericolo dei tabelloni pubblicitari per mesi telefonicamente senza alcun riscontro. Ieri l’ho fatto alle 19,22 con la mia PEC inviata al Prefetto al Sindaco ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Municipale. Oggi ore 11,30 le forze sono in campo. Ps: nonostante questi signori stiano semplicemente compiendo il loro dovere sento di doverli ringraziare di cuore per la loro preziosa opera”. Così, su Facebook, il cittadino reggino Nino Liotta, che ha ripercorso la vicenda che ha portato all’intervento sui pericolosi cartelloni pubblicitari in centro, sulla bretella del Calopinace.

Come spiega Liotta, le numerose richieste telefoniche sono andate a farsi strabenedire. E’ stata necessaria una PEC, inviata a Prefetto, Sindaco, Vigili del Fuoco e Polizia Municipale, per risolvere il problema, immediato. Ecco di seguito il testo della PEC. A corredo dell’articolo le foto dell’intervento odierno.

“Preg.mi Signori,
Con la presente sono a rappresentare quanto segue;
Già segnalato più volte telefonicamente a più uffici, Polizia Municipale, Urp Comune, Vigili del Fuoco (ad oggi inutilmente) vi informo che sulla bretella del Calopinace all’incrocio col Viale Calabria, altezza semaforo, nella strada parallela sulla dx appena superato il benzinaio, c’è un tabellone pubblicitario pericolante, in caso di caduta potrebbe uccidere o ferire gravemente una o più persone.
Dopo queste ripetute e inutili segnalazioni mi sono preso la briga di far ciò che dovrebbe fare l’Amministrazione tramite gli “uffici competenti”, ed ho fatto un sopralluogo in alcuni punti della città dove insistono queste strutture (tabelle pubblicitarie di grandi dimensioni).
La situazione è da “allarme rosso”, le strutture sono in alcuni casi fradice, dove ho potuto indagare a vista (senza toccare nulla poiché non è mio compito) e pericolose, in alcuni a “imminente rischio collasso e caduta” per usura e mancata manutenzione, non dimentichiamo che sono montate da anni e i materiali se non curati vanno incontro a disfacimento e alla perdita delle caratteristiche strutturali originarie, il tutto aggravato dai forti venti che negli ultimi anni sempre più insistentemente colpiscono la città.
Dimostrazione concreta del rischio è la caduta di una di queste strutture che oltre ad un peso notevole sono esposte a fortissima sollecitazione a causa della ampia superficie dei pannelli e dal conseguente “effetto vela”.
Nel solo Piazzale Botteghelle, il cartello caduto, si trova nel luogo dove una volta a settimana si svolge un affollatissimo mercato e nel punto usato quotidianamente dalla TecknoService come hub per lo smistamento del materiale con continua presenza di operatori, solo per miracolo non abbiamo pianto altre vite.
È lapalissiano che tutta la rete cittadina di questi impianti necessita immediato sopralluogo e certificazione stabilità dell’ufficio tecnico o altra figura abilitata.
Si trasmette pertanto a lorsignori per quanto di competenza a tutela della pubblica incolumità.
Cordiali saluti
Antonino Liotta”.

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