Reggina, Alessio Viola a StrettoWeb: “nessun contatto, ma se serve aiuto ci sarò. Serie D molto difficile, Reggio merita di ripartire bene”

Reggina, intervista ad Alessio Viola: l'attaccante reggino ha 32 anni e con la maglia amaranto ha esordito in serie A facendo poi ottime cose sia in B che in C

StrettoWeb

Alessio Viola è uno dei tanti “figli del Sant’Agata” cresciuto nel vivaio della Reggina Calcio da ragazzino: attaccante agile e veloce, ha sempre dimostrato un potenziale straordinario tanto che con la Reggina ha esordito addirittura in serie A nella sua prima gara da professionista nel 2009. Poi la sua carriera è stata sfortunata a causa degli infortuni, ma nonostante questo ha giocato a lungo in serie B, sempre con la Reggina (48 partite e 10 gol nel corso di 5 differenti stagioni, sfiorando la promozione in serie A con mister Atzori nel playoff di Novara del 2011 dove la squadra era arrivata grazie ai suoi gol decisivi nell’ultima fase del campionato) e soprattutto in serie C, dov’è sempre stato un lusso, un attaccante di squadre che ambivano alla promozione.

In serie C, Alessio Viola ha totalizzato 149 presenze condite da 31 gol e 10 assist tra Monza, Benevento, Carpi, Albinoleffe, Frosinone, Foggia, Taranto e Virtus Francavilla, anche se la sua migliore stagione è sempre stata con la Reggina nel 2014-2015 quando ha realizzato 8 gol disputando 35 partite compreso lo spareggio salvezza del playout vinto contro il Messina. Molto bene aveva fatto anche a Taranto (8 reti in 32 partite) nel 2016-2017. A causa dell’ennesimo grave infortunio ha lasciato la Reggina nel 2019, dopo che un anno prima era rientrato all’ovile. Dopo una lunga riabilitazione, ha deciso di rimanere vicino casa ed è sceso di categoria, per la prima volta in serie D nella Cittanovese (11 gol in 26 partite); l’anno successivo ha giocato nel San Luca sempre in serie D e dall’anno scorso ha sposato il progetto dell’Academy Taurianova, dove vive, con l’obiettivo di portare in categorie più importanti la squadra della sua città.

Negli ultimi giorni il suo nome è rimbalzato più volte tra gli obiettivi della nuova Reggina, la Fenice Amaranto, dove Alessio tornerebbe volentieri: “No, non ho ricevuto alcuna chiamata e alcun contatto, ma ovviamente tornare a casa mi farebbe molto piacere. Fino a pochi mesi fa non ci pensavo proprio più, la Reggina era in serie B, pensavo fosse finita per sempre. Ma poter tornare adesso nella squadra dove sono nato, che mi ha lanciato, sarebbe un piacere. Nel caso in cui ci dovesse essere bisogno di me, non mi tirerò certo indietro se in qualche modo potrei essere d’aiuto in una categoria molto difficile” confida Alessio Viola ai microfoni di StrettoWeb.

Costruire una squadra oggi sarà complesso perchè la maggior parte dei calciatori sono già altrove. Questo torneo è molto difficile, l’esperienza è determinante, credo debbano giocare due o tre under quindi c’è bisogno di gente che ha calcato il campo in modo importante. Un po’ di esperienza farebbe bene specie per chi inizia in ritardo“, aggiunge Viola.

Rispetto alle tribolate vicissitudini degli ultimi mesi e delle ultime settimane, Viola non nasconde che “ci sia stata grande confusione, non si è capito nulla. Io ho seguito tutto dai giornali, da tifoso, e non ho capito davvero nulla, ma non voglio giudicare nessuno, Saladini o altri, nessuno. Non me la sento anche perchè, davvero, non ho capito le cose. Di certo posso dire che quando succedono queste situazioni bisogna rimboccarsi le maniche e ripartire: il calcio a Reggio Calabria è determinante, adesso l’unica cosa che conta è ripartire con criterio, ci lecchiamo le ferite e guardiamo avanti”.

Alessio Viola parla della Reggina sempre includendosi, sempre con il “noi”, e poi aggiunge “scusami se parlo così, anche se non faccio parte della Reggina come squadra, ma mi sento sempre parte integrante di questa tifoseria, di questa comunità. La Reggina da sempre fa parte della mia quotidianità, anche quando non ci sono dentro. Conosco tutti, tutte le persone che ci hanno lavorato, lì dentro sono cresciuto, nel centro sportivo, ho un rapporto splendido con la gente di Reggio, con i tifosi, quindi per me la Reggina è sempre stata e sarà sempre qualcosa che fa parte di me a prescindere se effettivamente ne ho un ruolo all’interno oppure no”. Ma non ha proprio nulla di cui scusarsi: Reggio e la Reggina saranno sempre casa sua.

Condividi