Reggina, Ripepi sulla scelta Fenice: “ieri i documenti dei commercialisti, perché non me li hanno dati prima? E perché Brunetti non ha approfondito?”

Le parole del Consigliere Massimo Ripepi in una conferenza stampa di questa mattina al Comune: il suo pensiero dopo le vicende Reggina

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Una settimana fa, venerdì scorso, dopo che Massimo Ripepi ha chiamato i Carabinieri per le anomalie sulla mancanza di documenti di assegnazione alla Fenice Amaranto della nuova Reggina, il Sindaco f.f. Brunetti si è immediatamente premurato di rispondere: ha affermato di aver consegnato tutti i documenti che aveva e che bastavano. Eppure ieri, quasi una settimana dopo, a Ripepi arrivano altri documenti, quelli dell’Ordine dei Commercialisti. Quando sono stati preparati? Perché non sono stati consegnati subito? E’ quanto si chiede il Consigliere Comunale in una conferenza stampa questa mattina nelle stanze del Comune.

“Ricorderete bene – ripercorre Ripepi esordendo davanti ai giornalisti – che venerdì scorso ho chiesto l’accesso agli atti e sono uscito da qua con i Carabinieri perché ne mancavano alcuni, i più importanti. A Bari il Comune ha fatto un verbale e lo ha fatto firmare a tutti i membri della Commissione, in occasione della scelta di affidare il club pugliese a De Laurentiis. Dopo un successivo accesso agli atti ieri mi hanno dato altri documenti. Quindi non me li avevano dati tutti, Brunetti ha detto il falso quando ha affermato di avermeli dati tutti venerdì scorso. Da questi documenti sono ancora più convinto che la scelta della Fenice sia politica. In questi verbali non c’è protocollo. Bandecchi non è stato scelto perché era Bandecchi, fosse stato un altro non ci sarebbero stati problemi. Parimenti grave poi la questione parentale, fosse accaduto a me sarei uscito sul Washington Post”.

“Questa è la lettera che Brunetti manda alla Figc – continua il Consigliere mostrando il foglio alla stampa – e dice: ‘vedete che l’atto finale è questo’, non c’è la delibera, ci deve essere un decreto sindacale, ma questo non può essere un atto finale, ma solo una comunicazione alla Figc. In questo atto finale viene evidenziato ‘il gradimento dell’Amministrazione sul presupposto della solidità economico-finanziaria della compagine societaria”.

E qui Ripepi entra nel dettaglio del documento dei commercialisti: “i commercialisti hanno chiesto degli approfondimenti e Brunetti ha detto che c’era la solidità. Ai commercialisti non hai fatto dire una parola, ti hanno chiesto un approfondimento e non l’hai fatto, che cosa li hai chiamati a fare? Ti hanno detto che i business-plan sono aleatori. Hai voluto decidere tu? L’hai fatto per simpatia? E allora che li hai chiamati a fare? Se questo approfondimento l’ha fatto, perché non ha scelto i più solidi?”.

“Quando ci sarà la Commissione Controllo e Garanzia tra qualche giorno, a Brunetti chiederò questo. Perché non hai fatto scrivere a Latella che lui non era d’accordo con la Fenice? Per lui era meglio Bandecchi, come scritto in conferenza. Perché i Commissari non dicono e non firmano niente? Firmano solo Brunetti e il RUP”.

“Questo modo di operare con la Reggina lo fanno per tutte le cose. Tifosi preoccupati? Io faccio il mio lavoro. L’ho fatto per il Miramare, l’ho fatto per i beni confiscati. Se volete una città migliore, la trasparenza dovete pretenderla, loro la esaltano a parole. Chi pensa a male c’è e ci sarà, ma la Reggina il suo percorso in D lo continua per fatti suoi, domenica giocherà a Locri contro il San Luca”, aggiunge Ripepi.

Massimo Ripepi

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