Reggina e Università, Lamberti commenta l’intervista di Latella: “Dante Alighieri non è privata, atenei telematici non possono essere la soluzione”

Eduardo Lamberti-Castronuovo commenta l'intervista di Gianni Latella a StrettoWeb focalizzandosi sull'Università per Stranieri Dante Alighieri

StrettoWeb

Eduardo Lamberti-Castronuovo commenta ai microfoni di StrettoWeb l’intervista rilasciata questa mattina da Gianni Latella sul caso della Reggina e, tralasciando l’aspetto sportivo, si concentra sul tema culturale. L’imprenditore particolarmente attento ai temi di istruzione e formazione in città, è particolarmente schietto e vorrebbe capire innanzitutto “a che titolo Latella ha parlato con Bandecchi dell’Università per Stranieri Dante Alighieri? Mi risulta che sia consigliere delegato allo sport. E comunque credo che bisogna conoscere a fondo le cose: la Dante Alighieri non è un’università privata. E’ un’università pubblica non statale, perchè vive di fondi pubblici. E’ vero che è in difficoltà, ma è in difficoltà proprio perchè l’Amministrazione comunale e metropolitana da un decennio non versa quanto è dovuto. C’è un percorso per accorparla alla Mediterranea facendola diventare statale, e non capisco a che titolo Latella abbia parlato con Bandecchi della nostra Università”.

Lamberti è molto chiaro sul tema che più gli sta a cuore: “l’Università è vita, e non potrà mai rimanere tale se diventerà telematica. Unicusano è un’università online, davvero volete credere che Bandecchi non sia il cavallo di troia che arrivi con buoni propositi annunciati e poi porti via l’Università rendendola online? Ma la cultura non si fa dietro lo schermo di un computer. Se diventa di Unicusano o di chiunque altro, la Dante Alighieri rilascerà certificati a persone di tutti i continenti che non sapranno mai neanche dov’è Reggio Calabria! Ma davvero pensate che si possa fare cultura e informazione con le università telematiche? L’Università è una palestra di vita, bisogna viverla in presenza, confrontarsi con i colleghi, seguire le lezioni, ascoltare i professori, imparare a vivere. Ma davvero credete che qualcuno possa venire qui per amore per la Reggina? Senza altri fini? E neanche se fosse la Regina con una sola “g”… neanche un bambino potrebbe mai crederci! Non capisco questa commistione tra sacro e profano, tra sacro e profano per modo di dire perchè tra la Reggina e l’Università non so cos’è sacro e cos’è profano, per me sono sacre entrambe, intendo dire capre e cavoli, cose che tra loro non c’entrano niente“.

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