Andrea Purgatori, l’autopsia: quelle al cervello non erano metastasi, curato in maniera errata?

La morte del giornalista Andrea Purgatori è stata repentina: la diagnosi delle presunte metastasi al cervello, la radioterapia e subito dopo la morte

StrettoWeb

Andrea Purgatori non aveva alcuna metastasi al cervello al momento della sua morte. E’ quanto stabilito fino a questo momento dall’esame istologico eseguito nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del giornalista condotta dai pm Sergio Colaiocco e Giorgio Orano. La morte del giornalista Andrea Purgatori è ancora tutta da chiarire. L’autopsia era stata chiesta per accertare le condizioni fisiche e le cause che ne hanno determinato il decesso, oltre che verificare la correttezza della diagnosi sulla base degli accertamenti effettuati in particolare nella clinica Pio XI.

Ma queste sono solo le prime evidenze. “Attendiamo i risultati completi dell’autopsia e riponiamo fiducia nel lavoro della Magistratura“. Lo ha dichiarato l’avvocato Michele Gentiloni Silveri, uno dei legali della famiglia Purgatori. Il legale ha spiegato che gli accertamenti sono ancora in corso. Ciò che è certo, per ora, è che non vi sono metastasi cerebrali.

La morte del giornalista Andrea Purgatori è stata repentina. Dopo la diagnosi delle presunte metastasi al cervello, è stato sottoposto a radioterapia, ma dopo poco è sopraggiunto il decesso. Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati per omicidio colposo, nel procedimento aperto dai pm dopo la denuncia dei familiari del giornalista. “Rispettiamo il dolore della famiglia e ci sottraiamo dal processo mediatico. Speriamo che il clamore si attenui e siamo sicuri che gli accertamenti tecnici dimostreranno la correttezza dell’operato del professor Gianfranco Gualdi e del dott Claudio di Biasi“. Lo aveva dichiarato dall’avvocato Fabio Lattanzi, difensore dei due medici indagati nel procedimento per la morte di Andrea Purgatori.

Condividi