Messina: rimborsi al Rettore Cuzzocrea, presentato esposto alla Procura della Repubblica

Messina: rimborsi al Rettore Cuzzocrea, presentato esposto alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti e all’ANAC

StrettoWeb

“Da una attenta osservazione del sito web dell’Ateneo e, più specificatamente, dalla consultazione della pagina relativa al Rettore Prof. Cuzzocrea, seppure previsto dalla normativa sulla trasparenza, non sembrerebbero risultare pubblicate le spese di viaggio e i rimborsi riconosciuti dall’Università per l’incarico ricoperto“. E’ quanto afferma il Dott. Paolo Todaro, componente del Senato Accademico dell’Università di Messina. “Spulciando poi nella pagina relativa ai pagamenti e andando a ritroso nel tempo – sottolinea Todaro- ho ritrovato una quantità di rimborsi milionari effettuati a favore del Prof. Cuzzocrea che mi sono apparsi quanto mai esagerati e al di fuori dal rispetto di qualunque principio di trasparenza che dovrebbe regolare le procedure in una pubblica amministrazione. Pertanto, in data 8 settembre, nella qualità di componente del senato Accademico ho provveduto ad inoltrare una nota al Collegio dei Revisori dei Conti dell’ateneo, al Direttore Generale ed ai due Ministri – quello dell’Economia e quello dell’Università – che ne avevano nominato parte dei componenti. Nella nota invitavo i Revisori a produrre una dettagliata relazione nel merito informandone successivamente anche l’organo dell’Ateneo di cui faccio parte. Ciò anche alla luce del fatto che nel corso della seduta del Senato Accademico del 27 aprile 2023, era stata deliberata a maggioranza la proposta di bilancio unico di ateneo relativo all’esercizio 2022, nonostante mancassero i documenti sui quali si chiedeva il parere (sic!): tutti i documenti del bilancio e il parere del Collegio dei Revisori dei Conti, che abbiamo appreso poi essere stato reso la stessa mattina della riunione del Senato Accademico. La delibera veniva approvata con il mio voto contrario e con due astensioni“, prosegue Todaro.

“La mia nota al Collegio dei Revisori dei conti dell’8 settembre, che per ovvie ragioni non ho voluto rendere pubblica, riceveva riscontro da parte del Presidente nella quale affermava che avrebbe dato corso ai dovuti accertamenti, ribadendo che le spese sono oggetto di costante monitoraggio. Non ha mai detto, quindi, come qualche organo di informazione locale ha affermato, che le procedure relative ai rimborsi milionari del Rettore sono stati dal Collegio valutati e che dalla valutazione non è emerso nulla fuori posto. Tuttavia, poiché ho ritenuto non esaustiva la risposta del Presidente e in ragione del perpetrarsi del pagamento di rimborsi a beneficio del Rettore, ho provveduto ad inoltrare un esposto alla Procura di Messina, alla Corte dei Conti e all’ANAC”, evidenza Todaro.

“Dalla risposta rilasciata dal Rettore emergono tuttavia inesattezze che generano ancor di più preoccupazione. Egli infatti ha affermato che è tutto regolare anticipare somme consistenti di denaro a titolo personale per poi chiederne il rimborso, sconoscendo il fatto che non rientra nella corretta procedura di acquisti di beni e servizi nella pubblica amministrazione e che i fondi di ricerca indipendente dalla loro provenienza, una volta iscritti a bilancio sono soggetti alle leggi dello Stato ed ai regolamenti contabili di Ateneo. Il pagamento eseguito dal Prof. Cuzzocrea direttamente e poi rimborsato bypassa la verifica della regolarità contributiva (DURC) prima del pagamento e il versamento dell’IVA (split payment), precludendo la possibilità di compensare l’IVA a debito con quella a credito generando un danno all’ateneo che verserebbe più di quanto dovuto all’erario; nel caso di fatture estere invece generando un danno all’erario nel mancato versamento dell’IVA a favore dello Stato”, rimarca Todaro.

Quanto, poi, dichiarato in merito all’attività di ricerca con ben 262 pubblicazioni nel periodo del suo Rettorato, non è difficile comprendere come nella ricerca non è la quantità delle pubblicazioni, ma la loro qualità che dovrebbe rilevare. Ci sono premi Nobel nei settori di ricerca a indirizzo scientifico che hanno di gran lunga un numero inferiore di pubblicazioni rispetto a quelle del Prof. Cuzzocrea, ma che per la qualità delle loro ricerche hanno raggiunto riconoscimenti 100 volte più prestigiosi di quelli riservati al nostro Rettore. Da analisi che potrebbe fare facilmente chiunque, per esempio, il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, durante la sua carriera ha pubblicato una media annuale di pubblicazioni pari a meno della metà di quelle pubblicate dal prof. Cuzzocrea e nessuno, ne sono certo, potrebbe affermare che quest’ultimo è scientificamente più bravo del Nobel Parisi. Ma soprattutto, sono ancora più certo mai nella sua carriera il Prof. Giorgio Parisi abbia ricevuto rimborsi al ritmo di € 40.000,00 al mese a copertura di spese da lui anticipate con la carta di credito personale per portare avanti le sue ricerche”, conclude Todaro.

Cuzzocrea: “è tutto regolare”

“E’ tutto regolare, è la solita macchina del fango. I revisori hanno già risposto ed il Ministero pure. Sono fondi per la ricerca scientifica. L’entità dei rimborsi è legata all’entità della ricerca: 261 pubblicazioni in cinque anni, oltre 20 professori, altrettanti dottorandi e assegnisti nel gruppo. Tutte attività accertate e rendicontate, rimborsate non con fondi dell’Ateneo ma in conto terzi per la ricerca. Cioè attraverso privati che finanziano l’attività di ricerca svolta come docente, e non come rettore. Un’attività riconosciuta da Stanford tra le prime al mondo”. E’ quanto afferma il Rettore, Salvatore Cuzzocrea.

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